L'anticristo


Ciò che è chiaro e innegabile dal passaggio che abbiamo appena citato è che prima della fine del mondo apparirà sulla terra un uomo terribilmente malvagio, investito di un potere quasi sovrumano, che sfidando Cristo dichiarerà una guerra empia e folle contro di Lui. Per mezzo della paura che quest’uomo ispirerà e, particolarmente per mezzo dei suoi stratagemmi e del suo genio seduttivo riuscirà a conquistare quasi l’intero universo; avrà altari eretti a sé stesso e obbligherà tutta la gente ad adorarlo. Sarà questo strano uomo, unico nella sua malvagità, uno della nostra razza? La sua faccia avrà caratteristiche umane e lo stesso nostro sangue scorrerà nelle vene di questo capobanda della corruzione? O, come alcuni hanno compreso, sarà l’incarnazione di satana, un demone scagliato fuori dall’inferno e camuffato in forma umana? O ancora, come altri dottori hanno dichiarato, questa creatura malvagia è soltanto un mito, un personaggio allegorico, nel quale la Sacra Scrittura e i Padri intendevano raffigurare, in una singola immagine, la totalità dei tiranni e dei persecutori – per mettere in evidenza l’immagine collettiva di tutti i malvagi e di tutti gli eretici che hanno combattuto Cristo e la Sua Chiesa fin dall’inizio dei tempi? Queste varie interpretazioni non si possono conciliare con il testo preciso e definitivo dei libri sacri. Quasi tutti i dottori e padri, S. Agostino, S. Gerolamo e S. Tommaso affermano chiaramente che questo malfattore terrificante, questo mostro di empietà e depravazione, sarà una persona umana. L’erudito Bellarmino dimostra che è impossibile dare qualsiasi altro significato alle parole di S. Paolo e a quelle di Daniele 11,36-37. S. Paolo definisce questo grande avversario con un nome, chiamandolo uomo: “l’uomo iniquo, il figlio della perdizione.”
Daniele ci informa che l’anticristo attaccherà tutto ciò che è santo e meritevole di rispetto, esalterà sé stesso superbamente al di sopra di Dio l’Altissimo e non considererà per nulla il Dio dei suoi Padri: “In Deum patrum suorum non reputabit.” L’apostolo Paolo aggiunge che Cristo lo ucciderà. Tutti questi vari aspetti e caratteristiche evidentemente non possono essere applicati a un essere ideale e astratto; possono adattarsi solo a un individuo di carne e sangue – un personaggio reale e definito. I Padri e i Dottori tentavano di stabilire l’origine dell’anticristo e di scoprire da quali genitori e da quale razza sarebbe venuto. Essi, all’unanimità, esprimono l’opinione che nascerà da genitori ebrei e alcuni dichiarano che sarà della tribù di Davide. Tale è l’interpretazione che essi danno del passaggio di Gn. “che Dan sia un serpente nella via, un serpente nel sentiero” e di quest’altro passaggio da Geremia: “lo sbuffare dei suoi cavalli sarà udito da Dan.” Essi suppongono anche che S. Giovanni nell’apocalisse non menzionò la tribù di Dan a causa dell’odio per l’anticristo

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