La Fine del Mondo Presente - Seconda Conferenza
LA FINE DEL MONDO PRESENTE e I MISTERI DELLA VITA FUTURA
Seconda
conferenza
La
persecuzione dell'anticristo e la conversione degli ebrei.
Et
tunc revelabitur illi iniquus, quem Dominus Jesus interficiet spiritu
oris sui, et destruet illustratione adventus sui.
E
allora sarà rivelato l'uomo iniquo, che il Signore Gesù ucciderà
con lo spirito della sua bocca e distruggerà con la potenza della
sua venuta. (2 Tess. 2,8)
Il
mondo avrà una fine. Questa è una verità stabilita e che la stessa
fede e la stessa ragione dimostrano. La fine del mondo, e la
successiva ultima venuta del figlio di Dio, accadranno
improvvisamente, con la rapidità del fulmine, lacerando le nuvole,
come folgore da est a ovest.
Comunque
la data precisa di quel giorno è un segreto nascosto nelle
profondità dell'intelligenza divina. Noi non conosciamo né il
giorno né l'ora e Gesù Cristo, l'ambasciatore della divinità sulla
terra, ci rivela che gli è stato esplicitamente ordinato di non
rivelarcelo.
Di
conseguenza tutte le opinioni che persone sagge e pie in differenti
periodi hanno espresso su questo argomento, non sono altro che
sentimenti privati e personali, affermazioni che poggiano su mere
congetture, l'errore e la futilità delle quali sono state dimostrate
più di una volta dagli eventi stessi. San Cipriano e Tertulliano,
considerando la furia dei persecutori e la violenza della guerra di
sterminio ingaggiata contro i cristiani, definirono queste calamità
e tutti questi orrori come segni della prossimità del giudizio
ultimo.
"La
fine del mondo non è lontana." Disse San Giovanni Crisostomo.
"I terremoti e l'affievolirsi della carità sono i precursori e
i segni rivelatori di quell'evento terribile."
Tutti
noi sappiamo che al tempo della caduta dell'impero romano e della
dissoluzione sociale che accompagnò quel grande cataclisma e,
successivamente, all'inizio dell'anno mille dell'era cristiana, la
gente credeva di essere vicina al periodo predetto e, pensava di
essere testimone del preludio della distruzione finale nei disastri
sociali e nel collasso delle istituzioni. Precedentemente, al tempo
di San Paolo, lo stesso terrore si era impadronito della mente delle
persone. I veggenti e i capi delle fazioni hanno dato un senso
vagamente letterale alle parole del Vangelo di San Matteo. Convinti
che la distruzione del mondo avrebbe seguito da vicino la distruzione
di Gerusalemme, essi si abbandonarono ad una serie di predizioni
stravaganti riempiendo l'immaginazione della gente di orrori. Essi,
allontanando gli uomini dalla realizzazione dei loro doveri civili e
religiosi, li invitarono a non sposarsi, a non lavorare, ad
abbandonarsi all'inerzia che titilla la mente, mentre aspettavano la
catastrofe che stava per colpirli.
San
Paolo si sentì obbligato a correggere queste anime sviate e in
errore e disse loro: "Vi imploriamo, fratelli, di non essere
così facilmente agitati o terrorizzati nel credere che il giorno del
Signore sia vicino... dato che la grande apostasia non è ancora
venuta nè l'uomo iniquo è stato rivelato - quel figlio della
perdizione e avversario che si esalta su tutto ciò che noi chiamiamo
Dio, proposto per l'adorazione, colui che si siede nel tempio di Dio
e dichiara perfino di essere Dio.”
Qui,
quindi, c'è un fatto preciso fornito dallo Spirito Santo e
chiaramente annunciato da San Paolo, per allontanare le paure alle
quali alcuni si stavano abbandonando, e per aiutare i cristiani
fedeli a proteggersi contro i falsi sistemi e le profezie azzardate e
insicure.
Le
origini dell’anticristo
Ciò
che è chiaro e innegabile dal passaggio che abbiamo appena citato è
che prima della fine del mondo apparirà sulla terra un uomo
terribilmente malvagio, investito di un potere quasi sovrumano che,
sfidando Cristo, dichiarerà una guerra empia e pazzesca contro di
Lui. Tramite la paura che quest'uomo ispirerà e, soprattutto, per
mano dei suoi stratagemmi e del suo genio selettivo, riuscirà a
conquistare quasi l'intero universo; avrà altari eletti a sé stesso
e obbligherà tutta la gente ad adorarlo.
Sarà
questo strano uomo, unico nella sua malvagità, uno della nostra
razza? La sua faccia avrà caratteristiche umane e nelle vene di
questo agitatore dell'errore e della corruzione scorrerà il nostro
stesso sangue? O, come alcuni hanno compreso, sarà l'incarnazione di
satana, un demone scagliato dall'inferno con sembianze umane? O
ancora, come altri dottori hanno dichiarato, questa creatura malvagia
è soltanto un mito, un personaggio allegorico nel quale la Sacra
Scrittura e i padri intendevano raffigurare, in una singola immagine,
la totalità dei tiranni e dei persecutori - per mettere in evidenza
l'immagine collettiva di tutti i malvagi e di tutti gli eretici che
hanno combattuto Cristo e la Sua Chiesa fin dall'inizio dei tempi?
Queste
varie interpretazioni non si possono conciliare con il testo preciso
e definitivo dei libri sacri. Quasi tutti i dottori e padri,
sant'Agostino, san Girolamo e san Tommaso affermano chiaramente che
questo malfattore terrificante, questo mostro di empietà e
depravazione sarà una persona umana. L'erudito Bellarmino dimostra
che è impossibile dare qualsiasi altro significato alle parole di
San Paolo e a quelle di Daniele 11,36-37. San Paolo definisce questo
grande avversario con un nome, chiamandolo uomo: "l'uomo del
peccato, il figlio della perdizione."
Daniele
ci informa che l'anticristo attaccherà tutto ciò che è santo e
meritevole di rispetto, esalterà sé stesso superbamente al di sopra
di Dio l'Altissimo e non considererà per nulla il Dio dei suoi
padri: "Is Deum patrum suorum non reputabit." L'apostolo
Paolo aggiunge che Cristo lo ucciderà. Tutti questi vari aspetti e
caratteristiche evidentemente non possono essere applicati a un
essere ideale e astratto; possono adattarsi solo a un individuo di
carne e sangue - un personaggio reale e definito.
I
padri e i dottori tentavano di stabilire l'origine dell'anticristo e
di scoprire da quali genitori e razza egli sarebbe venuto. Essi
all'unanimità esprimono l'opinione che nascerà da genitori ebrei e
alcuni dichiarano che sarà della tribù di Davide. Tale è
l'interpretazione che essi danno del passaggio di Genesi "che
Dan sia un serpente nel sentiero"; e di quest'altro passaggio di
Geremia: "I suoi cavalli che sbuffano verranno uditi da Dan."
Essi suppongono anche che San Giovanni nell'apocalisse non menzionò
la tribù di Dan a causa dell'odio per l'anticristo. Ma tutte queste
supposizioni non sono sicure. Ciò che sembra essere sicuro è che
l'anticristo sarà di origine ebrea. San Ambrogio nei suoi commenti
alla lettera ai Tessalonicesi dice che sarà circonciso. Sulpicio
Severo nel libro II dei suoi dialoghi dice che obbligherà tutti i
suoi seguaci a sottoporsi alla circoncisione.
Inoltre
tutto concorre nel dire che all'inizio del suo regno egli riuscirà,
per mezzo dei suoi inganni e della sua fama, a far credere agli ebrei
che lui è il messia che hanno incessantemente atteso, ed essi, nella
loro cecità, si affretteranno a riceverlo ed onorarlo come tale.
Questo è il modo in cui Suarez e la maggior parte dei commentatori
interpretano questa frase del nostro Signore Gesù Cristo in San
Giovanni 5,43. "Io sono venuto nel nome di Mio Padre e non mi
avete accolto, qualcuno verrà nel suo proprio nome e voi lo
accoglierete."
Lo
stesso significato deve essere dato a queste altre parole di San
Paolo ai Tessalonicesi: "perché essi non hanno aperto i loro
cuori alla verità per essere salvati. Perciò Dio manderà loro uno
spirito perverso che li condurrà a dare credito alla menzogna."
Ora, è probabile che gli ebrei possano acclamare come messia un uomo
che non appartiene alla loro razza e che non sia stato circonciso?
L'anticristo, quindi sarà un ebreo. Nascerà da un'unione
illegittima? Il teologo Suarez ci dice che è in dubbio. Ciò
nonostante si può presumere che un uomo così definitivamente
malvagio, così opposto a Cristo nella sua vita e nella sua morale,
avrà un'origine infame; e proprio come Gesù Cristo ebbe la Vergine
Immacolata come madre, così noi possiamo concludere, per analogia e
induzione, che il suo noto avversario nascerà da un'unione impura e
sarà figlio di una donna incestuosa. "Sarà figlio della
fornicazione" dice San Giovanni Damasceno, e "la sua
nascita sarà satura del respiro dello spirito di satana."
Le
azioni dell’anticristo
Ciò
che può essere certamente detto di quest'uomo iniquo è che fin dai
suoi più teneri anni sarà completamente posseduto dallo spirito e
dal genio del diavolo. Il leone dell'abisso, che nelle ultime età
dell'umanità Dio rilascerà nella sua inscrutabile giustizia per
punire l'infedeltà degli uomini, si unirà con lui in un certo modo
infondendogli la pienezza della sua malvagità. Senza dubbio egli non
sarà privato dell'assistenza del suo angelo custode né dell'aiuto
necessario di una grazia sufficiente, che Dio dona in questa vita a
ciascun uomo; ma il suo odio verso Dio sarà così violento, la sua
avversione per ogni opera buona così invincibile, e il suo legame e
i suoi affari con lo spirito dell'oscurità così stretti e continui
che dalla culla al suo ultimo respiro rimarrà immutabilmente ostile
ad ogni invito divino e la grazia celeste non penetrerà mai il suo
cuore.
San
Tommaso ci dice che nella sua persona e nelle sue opere egli si
rivelerà in antitesi al figlio di Dio e sarà la parodia dei suoi
miracoli e delle sue opere. Sin dalla sua origine, lo spirito del
male ha sempre perseguito una singola meta: usurpare il posto del Dio
onnipotente, per formare un regno per sé stesso quaggiù, come
compensazione per il regno dei cieli dal quale egli è stato escluso
a causa della sua ribellione; e, dice Tertulliano, più sicuramente
si avvicina a raggiungere questa meta, più diventerà la scimmia di
Dio, contraffacendo tutte le sue opere.
L'avversario
degli ultimi tempi, quindi, non si reputerà soltanto superiore,
quale nemico dichiarato e personale di Gesù Cristo: tenterà
apertamente di detronizzarlo, di sostituirlo negli omaggi e nella
venerazione da parte degli uomini e di indirizzare verso di sè
l'adorazione e la gloria che sono dovuti solo al Creatore.
Dichiarerà, dice San Tommaso, che egli è l'essere eterno e supremo
e, in virtù di questo, ordinerà che gli onori e un culto di
adorazione debba essergli accordato. Così egli avrà sacerdoti,
sacrifici offerti a lui e chiederà che il suo nome venga invocato
nei giuramenti, e che gli uomini debbano usarlo per garantirsi la
sicurezza dei trattati: ita ut ostendens se tanquam sit Deus.
Per
fare in modo di aumentare la fiducia in questo credo, contrapporrà
alla rivelazione divina, delle rivelazioni false; in contrapposizione
alle cerimonie di adorazione divina, organizzerà i suoi propri empi
riti; e contro la Chiesa eterna fondata da Cristo, costituirà una
società abominevole della quale egli sarà leader e pontefice. San
Tommaso aggiunge che, proprio come la pienezza della divinità
risiede corporalmente nella Parola incarnata, così la pienezza di
tutto il male risiederà in quest'uomo terribile, la cui missione e
le cui opere saranno soltanto un'imitazione al contrario e
un'esecrabile contraffazione delle missioni e delle opere del Cristo.
Per
suo mezzo, satana metterà il sigillo sulla sua malvagità. Egli farà
di questa figura vivente la quintessenza di tutti gli schemi sinistri
che egli ha creato contro l'umanità e non smetterà di tenere vivo
in lui il bruciante, implacabile odio di Dio che lo muove; e il
Signore dei cieli, nei suoi disegni nascosti, permetterà a questo
tizzone dell'inferno di prevalere per un certo tempo.
San
Tommaso caratterizza questo delegato di satana chiamandolo "caput
omnium malorum" il principe e l'istigatore di tutte le cupidigie
della carne e di tutte le aberrazioni della mente - in maniera così
profonda che i maestri delle menzogne e gli architetti del male che
si sono succeduti nel corso dei tempi, sembreranno, paragonati a
quest'uomo, pigmei accanto ad un gigante. Quindi lui ripeterà le
infami opere di Nerone; sarà pieno dell'odio e della violenza di
Diocleziano, possiederà l'astuzia e la duplicità di Giuliano
l'apostata e ricorrerà all'intimidazione e piegherà la terra sotto
il suo scettro come Maometto; sarà un uomo erudito, un filosofo, un
abile oratore, eccellente nelle arti e nelle scienze produttive; ma
sarà maestro nella derisione e nel ridicolo come Voltaire. Infine
opererà miracoli e si eleverà in aria come Simone il mago.
Se
chiedete il motivo per cui la divina provvidenza gli permetterà di
esercitare tale potere e seduzione, San Paolo l'apostolo ce lo
fornisce: "perché essi non hanno aperto i loro cuori alla
verità per essere salvati. Come castigo, Dio manda loro uno spirito
perverso che li porta a credere alle falsità, così che tutti coloro
che non hanno creduto alla verità, ma si sono compiaciuti
dell'iniquità, saranno condannati." Suarez dice che Dio
permetterà la venuta dell'anticristo in special modo per punire
l'incredulità degli ebrei. Costoro, non avendo desiderato di adorare
il vero Messia, nè di essere convinti dalla sua dottrina e dai suoi
miracoli, Dio permetterà, come loro castigo, di credere in un falso
Messia, prestar fede alle sue azioni empie e alla sua dottrina, e
seguirlo nella sua vita dissoluta.
In
quel tempo, il pericolo per le anime sarà grande e lo scandalo del
contagio universale. Ciononostante, per fare in modo che quelli che
sono presi alla sprovvista, non possano attribuire la loro sfortuna a
nessun altro che a sé stessi, lo Spirito Santo ha cercato di
fornirci anticipatamente uno schema delle fasi principali di quella
terribile e decisiva prova, l'apice di tutto quello che l'umanità
deve superare.
Prima
di tutto, per farci capire la violenza e la ferocia dell'uomo del
peccato e l'abilità con la quale egli condurrà la guerra che ha
intrapreso contro i santi, San Giovanni l'apostolo lo raffigura in
apocalisse 13 come una bestia mostruosa con 10 teste o diademi sulle
sue corna e scritto su ciascuno di questi diademi il nome di una
blasfemia. Secondo gli interpreti queste 10 teste e 10 diademi
significano 10 re che saranno suoi luogotenenti e agiranno come
esecutori dei suoi inganni e della sua crudeltà.
Inoltre
San Giovanni ci dice che lui sarà investito di potere assoluto e che
la sua influenza si estenderà su tutte le tribù e su tutti i
popoli, su uomini di ogni nazione e di ogni lingua. Riuscirà a
sconfiggere i santi tramite una persecuzione portata al limite
estremo e contemporaneamente permetterà ogni tipo di dissolutezza, e
non ci sarà nessuna libertà eccetto per il male. Infine sarà
maestro nelle scienze occulte e nell'arte della magia e attraverso
l'azione dei demoni riuscirà a fare opere incredibili che uomini
ingannati crederanno essere veri miracoli. Il primo di questi
miracoli menzionato da San Giovanni sarà un'apparente resurrezione.
In una delle guerre in cui l'anticristo apparirà come se fosse su un
carro di luce e di fuoco, sarà mortalmente ferito alla testa. Per un
istante rimarrà senza vita, sembrerà morto. Quindi,
improvvisamente, risorgerà e la sua ferita guarirà istantaneamente.
Nel vedere ciò gli uomini ingannati, i non credenti e i liberi
pensatori di quel tempo, che come quelli dei nostri giorni, non
possedendo la fede nel soprannaturale e nella verità rivelata,
rifiuteranno i miracoli come condannati dalla scienza e dalla ragione
- questi uomini rinforzeranno la fede in questo inganno. Essi
esclameranno con entusiasmo e ammirazione, "chi è come la
bestia? Chi sarà in grado di combattere e conquistare la bestia?"
In secondo luogo l'uomo iniquo farà scendere fuoco dal cielo per
creare l'illusione che lui è il padrone della natura, il governatore
delle stagioni e che domina il cielo e le stelle.
In
terzo luogo farà parlare una statua; i demoni useranno un albero o
un pezzo di legno senza vita come strumento con l'aiuto del quale
proclameranno le loro falsità e i loro oracoli menzogneri. Pezzi di
mobilio si vedranno muovere e girare intorno, le montagne cambieranno
la loro posizione in un istante e i demoni, trasformati in angeli di
luce, appariranno nell'aria. Quindi, per un incomprensibile giudizio
di Dio, il libero pensatore e i grandi scettici degli ultimi tempi
prenderanno queste imposture e questi trucchi illusori seriamente.
Ingannati dalla loro propria presunzione e credulità, sprofonderanno
completamente nelle follie della negromanzia e della divinazione,
vendicando così di fronte al mondo l'oracolo delle scritture sacre:
lo spirito dice chiaramente che negli ultimi tempi alcuni si
allontaneranno dalla fede e daranno ascolto a spiriti ingannatori e
cose insegnate dai demoni.
Infine
è scritto che l'orgoglio dell'uomo iniquo sarà infinito. Aprirà la
bocca in blasfemia contro Dio per bestemmiare il Suo nome e il Suo
tabernacolo e i santi del cielo. Daniele dice che egli penserà di
poter abolire i costumi del tempo e la legge. Cioè egli sopprimerà
i giorni di festa e l'osservanza della domenica, altererà l'ordine
dei mesi e la lunghezza e la divisione delle settimane, e rimuoverà
i nomi cristiani dal calendario, rimpiazzandoli con gli emblemi degli
animali più infimi. In una parola, questa contraffazione del Cristo,
sarà un ateo nel vero senso della parola. Farà sparire la Croce ed
ogni simbolo religioso; come Daniele dichiara ancora, egli sostituirà
il sacrificio cristiano in ogni chiesa con riti abominevoli. I
pulpiti saranno muti; gli insegnamenti e le educazioni saranno laici,
obbligatori e senza Dio. Gesù Cristo sarà bandito fin dalla culla,
dagli altari nei quali gli sposi sono uniti, dal letto dei morenti.
In tutta l'intera superficie della terra, l'adorazione di qualsiasi
Dio che non sia questo cristo di satana, sarà bandita. Nei suoi
impenetrabili progetti Dio permetterà che gli uomini attraversino
questa prova terribile e suprema, per insegnare loro quant'è grande
il potere del diavolo e quant'è immensa la loro debolezza; egli
desidera annunciarla a noi, cosicché possiamo prepararci perfino ora
per affrontarla, ricorrendo a lui attraverso la preghiera e
rifornendoci con le armi spirituali della carità e della fede. In
aggiunta l'anticristo è destinato a far risaltare nel loro splendore
la fedeltà e la costanza di coloro i cui nomi sono scritti nel libro
della vita, coloro che non riuscirà ad atterrire nonostante tutta la
sua violenza e tutti i suoi inganni. D'altra parte è sicuro che la
durata e la durezza di questa persecuzione farà sì che rimanga
l'ultimo criterio per discernere gli eletti dai reprobi, dato che
sarà anche la rovina di molti, la cui perseveranza verrà meno;
quindi sarà un test "destinato alla caduta e all'ascesa di
molti... così che i pensieri di molti cuori possano essere
rivelati."
Molti
si allontaneranno dalla fede
Le
apostasie saranno numerose e il coraggio diventerà raro. E' scritto
che le potenze del cielo saranno sconvolte, e le stelle del
firmamento cadranno. In altre parole si vedranno i leader dei popoli
inginocchiarsi dinanzi all'idolo regnante e, cosa ancora deprecabile,
tra i propagatori della scienza, i luminari della teologia e le
lingue dorate dell'eloquenza sacra, un gran numero abbandonerà la
verità e si lascerà trasportare dalla corrente della depravazione.
Ancora
San Giovanni parla di uno strano e misterioso carattere che tutti
"piccoli e grandi, ricchi e poveri, schiavi e uomini liberi"
saranno obbligati ad avere sulla mano destra o sulla fronte; questo
marchio sarà un segno di apostasia, attestante che tutti coloro che
lo portano per compiacere il padrone o per fuggire alla sua ira,
hanno rinunciato al vero Cristo e si sono arruolati per sempre sotto
lo stendardo del suo nemico. Coloro che portano questo marchio
degradante, godranno i vantaggi della fortuna in abbondanza; avranno
alti salari, uffici pubblici e una molteplicità di piaceri e di ogni
desiderabile possesso; ma coloro che rifiuteranno di rivestirsi di
questo abominevole sigillo, saranno dichiarati fuori legge. E'
scritto che "nessun uomo potrà comprare o vendere qualcosa a
meno che non sia stato marchiato con il nome della bestia o con il
numero che si riferisce al suo nome."
Tutti
coloro che non hanno questo marchio, non potranno prendere l'acqua
dalle fontane pubbliche e, addirittura, non saranno degli di aprire i
loro occhi alla luce del giorno e respirare l'aria pura del cielo.
"Quei giorni saranno pieni di angoscia come mai c'è stata
dall'inizio del mondo fino ad ora o in tutti i tempi che devono
ancora venire. I giusti saranno disonorati o disprezzati; saranno
chiamati stupidi o disturbatori della pace; saranno accusati di
calpestare l'onore e il patriottismo, rifiutandosi di acclamare il
più grande uomo che sia mai comparso nel mondo. L'incomparabile
genio che ha innalzato la civilizzazione umana allo zenit della
perfezione e del progresso.
Se
i giusti non fossero sostenuti da un'assistenza speciale di Dio, non
ci sarebbe una singola persona che potrebbe sopportare la violenza di
questa tentazione: ita ut in errorem inducantur (si fieri potest)
etiam electi."
Nei
terribili giorni della grande rivoluzione francese, c'erano ancora
alcuni rifugi, luoghi sicuri aperti ai carcerati e ai fuori legge. La
campagna era sicura; c'erano foreste impenetrabili e sentieri
nascosti e isolati. Comunque nel periodo che stiamo descrivendo, le
scoperte scientifiche e umane avranno raggiunto il loro zenit. Ogni
montagna sarà stata conquistata. Non ci sarà più nessuna roccia,
nessuna grotta, isola o deserto dove la libertà potrà rifugiarsi.
La casa stessa non sarà più sicura: poiché è detto che "il
fratello accuserà il fratello e il padre accuserà il figlio.” Non
è frequente nelle Sacre Scritture, quando esse ci rivelano il
futuro, scendere in così precisi e minuti dettagli. I profeti ci
parlano soltanto in maniera enigmatica e in forma abbreviata. In
generale, essi si limitano a evidenziare le linee principale degli
eventi futuri. Comunque, fino a quando analizziamo il combattimento
finale contro i santi, gli apostoli ispirati hanno seguito la massima
"mala proevisa minus feriunt" (il male previsto ferisce
meno); e essi non hanno dimenticato nulla che possa rafforzare i
giusti durante quei giorni di prova e di grande calamità. Così ci
insegnano che in quel tempo l'oriente diventerà nuovamente il punto
focale degli affari politici e umani, e che l'impostore, posseduto
dalla passione cieca e maniacale di dissacrare i luoghi santi (quelli
che sono stati scena delle fatiche e delle sofferenza dell'uomo Dio)
stabilirà il suo regno a Gerusalemme. Per nostra consolazione essi
ci dicono che Dio abbrevierà la durata del suo regno, limitandolo a
4due mesi o 3 anni e mezzo. Il numero fornito nella Sacra Scrittura
probabilmente non esprime il periodo di tempo di cui l'uomo iniquo
avrà bisogno per conquistare la terra e raggiungere lo zenit della
sua onnipotenza. Non è ragionevole supporre che, anche con l'aiuto
dei poteri sovrumani e satanici che avrà a disposizione, lui sarà
in grado di diventare padrone della terra in un giorno solo. Dobbiamo
supporre che otterrà la pienezza della sua sovranità solo
gradualmente e avrà bisogno di un lungo periodo per soggiogare le
nazioni e avviluppare l'intero mondo nella ragnatela buia dei suoi
inganni e della sua seduzione. Tutto ciò che noi sappiamo da San
Giovanni e da Daniele è che il suo dominio sugli uomini di ogni
razza, tribù e lingua durerà "usque ad tempus, et tempora, et
dimidium temporis" - cioè un anno, due anni e un mezzo anno.
Daniele ci dice "dal tempo in cui il sacrificio perpetuo sarà
eliminato e l'abominio della desolazione regnerà nel luogo santo,
1.due90 giorni saranno passati." Quindi ne segue che quando
Cristo non sarà più presente sui nostri altari, offrendo sé stesso
come vittima alla giustizia di Suo Padre per espiare i crimini degli
uomini deve essere calcolato dal giorno in cui l'anticristo ha
ottenuto il dominio universale: solo allora il sacrificio incruento
dell'altare cesserà di essere celebrato; ma fino a quel giorno e
durante il tempo in cui l'anticristo otterrà il suo potere, il
sacrificio della Messa continuerà ad esistere.
San
Giovanni indica il nome dell'anticristo; ma ritiene opportuno dircelo
in forma di numeri. Noi sappiamo che in varie lingue i numeri possono
essere tradotti in lettere dell'alfabeto e viceversa le lettere
dell'alfabeto in numeri. Quindi San Giovanni ci dice che, in una
lingua che non ci rende nota, il nome della bestia è espresso dal
numero 666. I padri e i dottori hanno faticato per scoprire la chiave
di questo numero misterioso e per stabilire il nome nascosto in esso,
ma le loro ricerche non hanno portato a nulla. E' possibile
immaginare un gran numero di nomi, le cui lettere, secondo il modo in
cui sono messe insieme, esprimono il numero indicato da San Giovanni.
Noi non possiamo andare oltre le considerazioni di Sant’Ireneo che
ci assicura che lo Spirito Santo ha presentato il nome
dell'anticristo nella forma di questo numero enigmatico perché
voleva che il suo vero significato rimanesse sconosciuto fino alla
realizzazione della Sua profezia, il giorno in cui sarà
nell'interesse degli uomini che l'anticristo sia loro rivelato.
Quindi dice San Giovanni "colui che comprende, calcoli il numero
della bestia."
San
Paolo ci dice che Dio è fedele perché lui ha fatto un patto con la
tentazione e non permette che l'uomo sia messo alla prova oltre le
sue colpe. Qui la tentazione supererà le normali condizioni e le
leggi dell'umanità. Si accorda con la misericordia di Dio il fatto
che il rimedio dovrebbe essere proporzionale alla gravità del male.
Ora, i mezzi di soccorso profetizzati sono straordinari e sovrumani,
i più alieni alle regole della storia e alle opere ordinarie della
provvidenza, di tutte quelle che il cielo ha mandato all'uomo
dall'incarnazione a questo momento.
I
due testimoni
Proprio
quando la tempesta sarà al suo culmine, quando la Chiesa sarà senza
direzione, quando il sacrificio incruento sarà cessato ovunque e
tutto sembrerà umanamente perduto, i due testimoni, ci dice San
Giovanni, saranno visti sorgere.
Questi
due testimoni saranno due uomini strani, appariranno improvvisamente
nel mondo, senza che nessuno sia in grado di dire di che nascita o
origine siano, né da che luogo o da che famiglia siano arrivati.
Questo è come San Giovanni parla di loro nell'XI capitolo
dell'Apocalisse: "Io manderò i Miei due testimoni a
profetizzare per quei 260 giorni, vestiti di sacco. Questi sono i due
alberi d'ulivo e le due lampade che stanno alla presenza del Signore.
Nessuna lingua potrà esprimere la pura meraviglia che afferrerà
l'umanità alla vista di questi due uomini, stranieri alle nostre
passioni e affari, uno di loro avendo vissuto 6.000 anni e l'altro 30
secoli in qualche eterea regione o altro sotto i firmamenti e le
sfere inaccessibili ai nostri sensi e alla nostra comprensione.
Tuttavia,
nessuno di questi testimoni sarà estraneo alla famiglia umana. Uno
di questi candelabri e alberi di olivo è Enoch, il bis, bis,
bisnonno di Noè, l'antenato diretto dell'intera razza umana. L'altro
è il profeta Elia, che, come ha detto il Salvatore, è destinato a
restaurare tutte le cose. Lui verrà una seconda volta per fermare la
marea del male, più potente e libero di quanto fu nei giorni di
Ahab. Sarà anche l'ora della redenzione di Israele. Il grande
profeta convincerà la discendenza di Abramo che il Messia è venuto,
e rimuoverà il velo di ignoranza e di tenebra che ha coperto
pesantemente i loro occhi per 19 secoli.
Che
genere di aspetto e portamento avranno questi stranieri di altri
tempi? Quale venerabile maestà risplenderà dalle loro persone?
Quale linguaggio ispirato fluirà dalle loro labbra? La Sacra
Scrittura non ce lo dice. Ci insegna che profetizzeranno per 1.260
giorni vestiti di sacco, i loro vestiti e il loro aspetto, segno
della loro umiltà e del loro pentimento. Secondo Daniele la
persecuzione sotto l'anticristo durerà 1.290 giorni; quindi la
predicazione di Enoch ed Elia sarà 30 giorni più breve. Quindi ne
consegue che essi appariranno quando la persecuzione sarà rilasciata
con la massima violenza.
In
che modo, nell'intervallo di tempo stabilito per la loro missione
riusciranno a dare la loro testimonianza in tutti i luoghi abitati e
raggiungere tutta la terra? Noi rispondiamo che non sarà necessario
che loro visitino ogni città; sarà sufficiente per loro apparire
nelle città principali e che la loro predicazione possa essere udita
nelle capitali e nei centri principali in cui l'anticristo è stato
presente ed ha esercitato il suo potentissimo fascino. Inoltre è
improbabile che Enoch ed Elia siano costantemente insieme; è più
probabile che essi predichino separatamente, fino a quando, per un
ordine di Dio, o seguendo una ispirazione provvidenziale, essi
improvvisamente si riuniscono per la suprema battaglia.
All'inizio,
senza dubbio, gli uomini increduli si rifiuteranno di ammettere la
loro identità. Essi cercheranno di catturarli e punirli come
ingannatori e falsi veggenti, l'opinione pubblica li subisserà di
attacchi satirici e derisioni, e gli organi di pubblicità
persisteranno nell'ignorarli e fingeranno di non conoscerli. Il
persecutore, schiumando dalla rabbia, cercherà di metterli a morte;
ma finché la loro missione perdurerà, saranno protetti da una forza
superiore. Ecco cosa dice San Giovanni: "e se qualcuno tenterà
di far loro del male, il fuoco uscirà dalla bocca dei due testimoni
per divorare i loro nemici. Chiunque tenterà di fare loro del male,
sarà ucciso in questo modo. Questi testimoni hanno il potere di
chiudere il cielo, cosicché non possa scendere la pioggia durante il
tempo della loro missione. Essi hanno anche il potere di trasformare
l'acqua in sangue e affliggere la terra a loro piacimento con ogni
genere di piaga.”
Il
Vangelo non è così specifico riguardo al risultato e all'efficienza
della missione di questi due grandi testimoni. Ma è sicuro che
riusciranno a rendere consapevoli un gran numero di quelli che sono
stati ingannati, e portare indietro la maggior parte di coloro la cui
paura e ambizione li ha allontanati dall'adorazione del vero Dio. In
verità la loro predicazione dovrà avere un potere che nessun'altra
parola dal tempo del Vangelo ha mai avuto, dato che vincerà
l'ostinazione degli ebrei, che inchinandosi al lustro dei miracoli e
all'evidenza dei fatti, ritorneranno sotto il bastone del Pastore dei
pastori, per formare con i cristiani un solo gregge e un solo ovile.
Comunque, Dio dona le sue grazie con giusta proporzione. La luce sarà
stata donata, quando gli uomini avranno avuto il tempo necessario per
distinguere la verità dall'errore, Dio, nella sua saggezza,
sospenderà quindi i miracoli. Quello è il modo in cui la
provvidenza invariabilmente agisce. Così successe con Sansone
quando, una volta che i filistei erano stati umiliati e sconfitti,
Dio tolse da lui il suo spirito e la meravigliosa forza con la quale
Dio lo aveva rivestito. Il cielo procedette di nuovo nello stesso
modo con Giovanna d'Arco: una volta che la sua missione era compiuta,
quando lei aveva sconfitto gli inglesi e riportato la corona sulla
testa di Carlo VII, il suo genio e il suo talento militare sembrarono
impallidire; fu presa prigioniera e riportata alle normali
circostanze della vita umana.
Così
sarà anche nel caso di Enoch ed Elia. Inoltre il miracolo, se
prolungato, avrebbe solo l'effetto di confermare nella loro
ostinazione quegli uomini testardi che avranno rifiutato di ricevere
le loro parole con orecchie e cuori docili. In breve, i due testimoni
non sono morti, sebbene uno di loro abbia 6.000 anni e l'altro 3.000,
ed è necessario che essi sigillino la loro testimonianza con il
versamento del loro sangue e siano soggetti alla legge della natura
umana alla quale Cristo stesso non desiderò essere risparmiato.
Ecco,
allora, quello che succederà, dice San Giovanni nel capitolo che
abbiamo già citato: "E quando essi avranno finito la loro
testimonianza, la bestia che sale dall'abisso farà guerra contro di
loro, li vincerà e li ucciderà. E i loro corpi giaceranno nelle
strade della grande città che è chiamata spiritualmente Sodoma;
dove anche il loro Signore è stato crocifisso. E gli uomini, le
tribù e la gente vedrà i loro corpi per 3 giorni e mezzo e i loro
corpi non soffriranno perché non saranno messi nei sepolcri. E
coloro che abitano sulla terra se ne rallegreranno e ne gioiranno; e
si scambieranno regali perché questi due profeti tormentavano coloro
che abitavano sulla terra. E dopo 3 giorni e mezzo lo spirito di Dio
entrerà in loro; ed essi risorgeranno; e una grande paura colpirà
coloro che li vedranno... e a quell'ora ci sarà un grande terremoto
e la decima parte della città cadrà. E periranno nel terremoto
7.000 persone; e il resto sarà colpito dalla paura e darà gloria a
Dio dei cieli.
San
Giovanni non dice quale sarà il destino dell'anticristo, ma San
Paolo ci insegna che "il Signore Gesù lo distruggerà con il
respiro della sua bocca e lo annichilerà manifestando la Sua sola
presenza."
Alcuni
hanno concluso da questo passaggio che Cristo deve venire in persona
per colpire il suo grande avversario, e che questo sarà il giorno in
cui Egli apparirà nella Sua gloria e maestà. Questa interpretazione
è sbagliata. San Tommaso e San Giovanni Crisostomo spiegano le
parole quem Dominus Jesus destruet illustratione adventus suis (che
il Signore Gesù distruggerà con la luce della Sua venuta) nel senso
che Cristo colpirà l'anticristo con una luce che sarà presagio e
segno della Sua seconda venuta. San Paolo non dice per nulla che
Cristo lo ucciderà con le sue proprie mani, ma con il Suo respiro,
spiritu oris sui (con lo spirito della sua bocca), cioè, come spiega
San Tommaso, tramite la virtù della Sua forza, come esito di un suo
comando; se, come alcuni credono eseguendolo con l'aiuto di San
Michele Arcangelo o tramite qualche altro agente visibile e
invisibile, spirituale o inanimato. Ciò che è certo è che satana
verrà respinto nell'oscurità dell'abisso, il regno dell'uomo iniquo
sarà completamente distrutto, e il suo potere, che aspirava a
raggiungere i cieli, svanirà come una nube di fumo.
Dopo
la sconfitta dell'anticristo
La
risurrezione dei corpi ed il giudizio finale seguiranno
immediatamente quel grande evento? La Sacra Scrittura è silente su
questo punto e la Chiesa non ha desiderato definire nulla. Tra gli
interpreti della Sacra Scrittura, alcuni lo affermano ed altri lo
negano. Suarez esprime il punto di vista che dopo la morte
dell'anticristo, il mondo non sussisterà più di 45 giorni. Egli
basa la sua opinione sulla profezia di Daniele, che, dopo aver
annunciato che la persecuzione dell'uomo iniquo durerà 1.290 giorni,
e aggiunge queste parole: "beato colui che avrà speranza e
resisterà fino a 1.335 giorni."
Questa
opinione, comunque, non sembra essere la più sicura. Il più
autorevole punto di vista, e quello che sembra più in armonia con la
Sacra Scrittura, è che dopo la caduta dell'anticristo, entrerà
ancora una volta un periodo di prosperità e di trionfo. Infatti non
sembra San Paolo, l'apostolo ispirato - di tutti i figli di Israele
quello che vide più chiaramente nel futuro il destino del suo popolo
- sostenere esplicitamente questa dottrina? Non afferma che quando -
richiamando gli effetti della grazia e delle benedizioni ottenute
dalla conversione degli ebrei, e secondo la profezia di Malachia, non
saranno illuminati dalla predicazione di Enoch ed Elia - egli
esclama, mosso da un trasporto santo: "se la caduta degli ebrei
che ha prodotto la conversione dei gentili, è stata la forza della
chiesa e la ricchezza del mondo, quanto di più la loro risurrezione
arricchirà il mondo; e se la loro perdita è diventata la salvezza
degli uomini, che cosa sarà allora il loro ritorno se non una
resurrezione del mondo dalla morte alla vita?" Queste parole
sono formali, e sembrano non lasciare spazio ai dubbi. Sono in
armonia con quelle di San Giovanni: "Quindi vidi quelli che
hanno vinto la bestia e la sua immagine e anche il numero che
rappresentava il suo nome... essi cantavano la canzone di Mosè, il
servo di Dio, e la canzone dell'agnello."
In
altre parole i cristiani e il resto degli ebrei avranno un solo
spirito e una sola fede e useranno le stesse preghiere e le stesse
benedizioni al figlio di Dio ed insieme proclameranno la sua gloria
dicendo: "potenti e meravigliose sono le tue opere Signore Dio
l'Onnipotente! Giuste e vere sono le tue vie, o re delle nazioni!"
E'
realmente credibile che il giorno in cui tutte le persone saranno
unite in quest'armonia così a lungo agognata, sarà il giorno in cui
i cieli passeranno con grande violenza - che il periodo in cui la
chiesa militante entrerà nella sua pienezza coinciderà con quello
della catastrofe finale? Permetterà Cristo alla Chiesa di rinascere
in tutta la sua gloria e in tutto lo splendore della sua bellezza
soltanto per prosciugare subito dopo le fonti della sua giovinezza e
la sua inesauribile fecondità?
Comunque,
se può essere garantito che dopo l'anticristo la fine del mondo non
verrà ancora per alcuni secoli, lo stesso non può essere detto
della suprema crisi che condurrà alla grande umiltà; poiché, se
noi studiamo per un momento i segni del tempo presente, i sintomi
minacciosi della nostra situazione politica e le rivoluzioni, così
come il progresso della civiltà e il continuo progredire del male,
in relazione al progresso della civiltà e alle scoperte del mondo
materiale, noi non possiamo fare a meno di prevedere l'approssimarsi
della venuta dell'uomo iniquo e dei giorni di desolazione
profetizzati da tutto ciò.
L'anticristo
dominerà il mondo
La
Sacra Scrittura ci fornisce 3 caratteristiche principali che
segneranno il dominio dell'anticristo.
1
- Sarà imperatore e padrone assoluto dell'universo;
2
- avrà Gerusalemme come sua capitale;
3
- sarà sia intelligente che violento e la guerra che farà contro i
santi sarà principalmente una guerra d'inganno e di seduzione.
1
- L'anticristo sarà signore del mondo. E' assolutamente chiaro che
l'effetto di tutti gli eventi del tempo presente è preparare
l'ambiente sociale nel quale il dominio dell'uomo iniquo sarà
esercitato. D'altra parte, la ferrovia ha ridotto le barriere e
trionfato sulle distanze. Il telegrafo permette ad un governatore
oppressivo di trasmettere i suoi ordini da un punto all'altro
dell'universo con l'immediatezza del pensiero. Inoltre, genti di
diverse razze si stanno mescolando: Russi e Americani, Giapponesi e
Cinesi s'incontrano sulle stesse navi spalla a spalla e incrociano le
vie l'uno dell'altro nelle nostre grandi città e nei centri
commerciali in Europa, California e Africa equatoriale. Di già
persone lontane stanno adottando le nostre invenzioni forgiando
fucili e iniziando a costruire navi da guerra e arsenali. La Cina,
quel vasto impero sovraffollato, dove ogni giorno i mari e i fiumi
sono intasati da un vasto numero di esseri umani che il ricco e
fertile suolo non può più nutrire a lungo - ha i suoi meccanici, i
suoi ingeneri e sta imparando la nostra strategia e il progresso
industriale. Ora, non avessero le nostre ultime guerre dimostrato che
nei giorni odierni il risultato delle battaglie dipende soprattutto
dal numero e che negli eserciti, come in politica, ciò che determina
il successo e porta alla vittoria, è la brutale ed inesorabile legge
della preponderanza numerica?
Così
l'ora non è così lontana quando questi milioni che popolano
l'oriente e il settentrione dell'Asia avranno a loro disposizione più
soldati, più munizioni e più leader militari che tutti gli altri
popoli; e il giorno può essere profetizzato quando, essendo divenuti
pienamente coscienti del loro numero e della loro forza, si
getteranno in innumerevoli orde sulla nostra Europa indebolita e
dimenticati da Dio. Sarà l'invasione più terribile di quella dei
vandali e degli unni. Le provincie saranno saccheggiate, i diritti
violati e le piccole nazioni distrutte e abbattute come polvere.
Quindi, un gran numero di tutti gli abitanti della terra sarà
controllato, sotto lo scettro di un singolo leader, che sarà o
l'anticristo o uno dei suoi immediati predecessori. Quel giorno vedrà
la morte della libertà umana.
L'unità
di tutte le genti sarà ricostruita, per l'ultima volta, sulle rovine
di tutte le soppresse nazionalità. L'impero del male sarà
realizzato. La provvidenza divina flagellerà il mondo,
sottomettendolo anima e corpo ad un unico padrone... che sarà mosso
unicamente dall'odio per gli uomini e dal disprezzo di Dio. Di
conseguenza, qualsiasi osservatore attento degli eventi attuali non
può esimersi dalla convinzione che tutto è stato fatto per giungere
ad un ambiente sociale dove l'uomo iniquo, combinando nella sua
persona tutta la depravazione e ogni falsa dottrina del suo tempo,
sarà generato spontaneamente e senza sforzo, come il verme parassita
che si nutre naturalmente di carne ed organi incancreniti. Tuttavia,
la cosa apparentemente incomprensibile che a prima vista nessun segno
sembra presagire, è che la sede del suo impero sarà Gerusalemme.
Bene,
è facile capire che, se la civiltà ateistica e materialistica, la
cui imminente venuta, i liberi pensatori e la stampa religiosa, hanno
sempre predetto mai albeggiasse sul mondo, il suo centro d'azione e
la sede del suo potere pubblico sarà Gerusalemme.
Infatti,
quando la fede cristiana sarà finalmente scomparsa nel cuore degli
uomini - quando il piacere e il benessere saranno diventati gli dei
del giorno - l'attività umana, allora, avrà una singola meta: il
potere dello stato; un unico sprone e stimolo: l'opinione pubblica;
un'unica ispirazione e un'unica forza trainante: e questo stimolo, e
questo vigore, questa forza trainante, sarà l'oro. L'oro avrà la
precedenza sulla religione e sulla moralità, diventando la base
della politica e la chiave di volta di tutte le istituzioni. I
pontefici e i re saranno i finanzieri; e la gente che possiederà più
oro, saranno coloro che presto eserciteranno il più grande controllo
su di noi.
Ora,
dopo 50 secoli di esistenza, 19 di essi nella sfortuna, alcune
persone si trovano ovunque, sparse in ogni angolo del globo, si
incontreranno sulle spiagge più distanti, mescolandosi con l'intera
famiglia umana, ancora tenaci, ancora alla ricerca del loro Messia,
sognando la ricostruzione del loro tempio e, nonostante tutti i
cambiamenti e le prove, irremovibili nella loro omogeneità e nella
realizzazione della loro meta.
Deve
essere detto, per far loro giustizia, che essi sono una razza attiva,
lavoratori moderati e solerti. Se non parliamo di loro, lo facciamo
in astratto e solamente dal punto di vista del loro destino e della
loro provvidenziale e storica missione... questa gente dagli illustri
avi che ha dato al mondo Cristo, gli apostoli e la Vergine
Immacolata.
Noi,
i cristiani e i figli di Israele, siamo più vicini di quanto
pensiamo. Come ha detto un noto pensatore: il cristianesimo e il
giudaismo hanno il suo apice; il giudaismo è il cristianesimo senza
il suo apice. Ciò nonostante i fatti sono qui ed è impossibile per
il filosofo cristiano ignorarli o nasconderli... Giudaismo è
realmente una fede confessionale ed una dottrina che si appoggia su
una nazionalità e una razza. Tutte le altre persone - francesi,
italiani, tedeschi, spagnoli - se vivono per un certo periodo
soggetti allo stesso governo e alla stessa forma di amministrazione,
se essi sono governati dalle stesse leggi e dalle stesse istituzioni
- non ci mettono molto a fondersi, unire i loro interessi, mischiare
il loro sangue ed acquisire le stesse aspirazioni e lo spirito
patriottico. L'ebreo non è in grado di integrarsi ed è messo fra le
altre persone in posizione di vassallo, come un famoso scrittore ha
detto; o piuttosto egli si considera un esiliato e un prigioniero tra
le altre nazioni. Invece di una reale patria, lui ha soltanto una
patria ideale: la Palestina. Gerusalemme è l'unica città permanente
che lui desidera. Nei suoi discorsi e nei suoi scritti, in ogni
pagina dei suoi giornali e riviste, lui manifesta la speranza che non
ha mai cessato di rallegrarsi nella ricostruzione di un nuovo regno
ebraico a Gerusalemme o nell'area circostante... Ora, se noi
prendiamo Israele globalmente lasciando da parte gli uomini di quella
nazione che sono caduti nel razionalismo e nell'incredulità, il
nucleo della razza ebraica non ha cessato di nutrire le stesse
illusioni che noi abbiamo appena evidenziato: tutt'ora, aspettando un
Messia che essi continuano a vedere come un conquistatore potente che
soggiogherà la terra. Non molto tempo fa, una dei più autorevoli
esponenti del talmud osò dire: "un nuovo messianismo deve
nascere; una Gerusalemme di un nuovo ordine, posizionata con rispetto
tra l'est e l'ovest, deve rimpiazzare la duplice città dei Cesari e
dei Papi.” Inoltre è un fatto stabilito che la maggior parte dei
credenti ortodossi ha tenuto come slogan e motto il commento
pronunciato una volta da un famoso rabbi: "Gerusalemme è ancora
il centro delle nostre speranze e della nostra fede."
Ora,
è improbabile che in condizioni sociali come le nostre, nelle quali
i più terribili ed imprevedibili eventi si realizzano con la
rapidità del lampo, ci sarà un uomo che si avvantaggerà del caos
nel quale le nostre rivoluzioni ci avranno gettato, e avrà successo
nell'ingannare le masse e nel guadagnare il controllo delle menti e
dei cuori; quindi, impegnandosi a rigenerare l'umanità, invierà un
grido di sfida al quale tutti i suoi correligiosi risponderanno,
riuscendo, così, ad ottenere la conquista del potere universale, uno
stupendo dominio sulle menti e sui corpi, un dominio accettato
entusiasticamente dalla globalità delle persone sedotte ed
ingannate.
Infine,
possiamo noi non credere che questo uomo potente e malvagio, che
imprigionerà il mondo nella morsa di un dispotismo indescrivibile e
totale ed unificherà la razza umana tramite il soggiogamento delle
coscienze e l'illuminazione degli spiriti, sarà il personaggio
ritratto e predetto da San Giovanni come l'anticristo, e che sarà
l'uomo che la divina provvidenza ha desiderato usare per disingannare
Israele, che all'inizio lo acclamerà come suo messia e suo re?
La
persecuzione sotto l'anticristo
Infine,
quali saranno gli aspetti peculiari della persecuzione sotto
l'anticristo? Le sue principiali caratteristiche che sono state
descritte da Cornelius à Lapide e Suarez, in accordo con le
scritture e i padri.
Per
cominciare, ciò che è certo e dev'essere accettato con fede, è che
di tutte le persecuzioni che la chiesa ha dovuto patire, quella
dell'anticristo sarà la più terribile e la più violenta. Primo,
perché questa persecuzione sarà generale e si estenderà su tutta
la terra. E' scritto: "si diffonderanno nell'intero paese e
circonderanno il campo dei santi e città amata."
Sant’Agostino,
nel libro 20 della città di Dio, spiega questo testo di San
Giovanni, affermando che tutti gli infedeli, gli eretici, i seguaci
delle sette e gli uomini depravati sparsi sulla faccia della terra,
si uniranno all'anticristo per fare guerra ai santi e perseguitare
quelli che sono fedeli a Dio.
Secondo,
questa persecuzione sarà la più violenta di tutte perché non sarà
ispirata dalla superstizione o dal fanatismo, né da un cieco
attaccamento all'adorazione di idoli come furono le persecuzioni
scatenate dagli imperatori pagani. Il suo scopo non sarà quello di
appagare l'orgoglio o soddisfare un desiderio sregolato di potere,
come la persecuzione di Maometto, né sarà generata da voglie
incontrollate della carne e da tentazioni di saccheggio, come quella
alla quale principi tedeschi soggiogarono la chiesa sotto il
protestantesimo e ai tempi di Lutero. Sarà una persecuzione ispirata
unicamente dall'odio di Dio, nella quale Dio e il suo Cristo saranno
direttamente sfidati, e il suo unico obiettivo sarà lo sterminio del
regno divino, la completa annichilazione del cristianesimo e di tutte
le religioni positive. Così, i Tiberio, i Nerone e i più terribili
tiranni del paganesimo almeno riconobbero il timore e, come fosse un
riflesso lontano della divinità negli idoli che tentavano di
obbligare i cristiani ad adorare; ma, nei tempi di cui stiamo
parlando, non sarà più permesso nemmeno di accordare un'adorazione
modificata e corrotta ad alcuna divinità. Tutti gli uomini, senza
eccezione, saranno forzati ad onorare e rendere un culto di
adorazione a satana stesso, personificato nell'anticristo - cioè nel
più malvagio e abominevole uomo che l'umanità abbia mai prodotto.
Terzo,
questa persecuzione che caratterizzerà gli ultimi tempi, sarà
perpetrata con un'irresistibile seduzione, "tanto da ingannare
(se possibile) anche gli eletti." Cornelius à Lapide: "egli
eccellerà in tutte le arti, in ogni sorta di inganno, e ogni pratica
dei politici." All'inizio l'anticristo convincerà gli ebrei e
il Messia. Per ingannarli più efficacemente si nasconderà dietro
una maschera di moderazione e di ostentata santità. Quando San Paolo
ci dice che sarà adorato nel tempio di Dio, sembra sottintendere che
ricostruirà il tempio di Gerusalemme, completamente distrutto da
Tito; di conseguenza prescriverà la circoncisione e per un certo
tempo restaurerà i sacrifici di sangue e gli altri riti della
religione giudaica.
Per
quanto concerne quelli che sono contrari alla religione ebraica, egli
li attirerà dapprima con la persuasione e l'eloquenza. Lui sarà
dotato di artifizi e sarà istruito dal diavolo stesso di tutta la
conoscenza utile per i fini ai quali lo spirito del male lo
destinerà. Sant’ Anselmo ci dice che sarà conoscitore di tutte le
scienze naturali e conoscerà i sacri testi a memoria. In secondo
luogo, conquisterà gli uomini donando oro e ricchezze. Sarà la
persona più ricca su tutta la terra. Satana consegnerà a lui tutti
i tesori nascosti nelle profondità del mare e nelle nascoste
profondità della terra.
Quarto,
lui colmerà tutti gli uomini di ammirazione per il suo genio, e per
incredibile rapidità del suo elevarsi alle altezze della fortuna e
dell'onnipotenza. Dato che per gli ignoranti e per le moltitudini lui
li affascinerà con meraviglia, cujus est adventus secundum
operatione satanae, in omni virtute et prodigii vertatibus - "la
cui venuta sarà in accordo alle opere di satana, in tutta la potenza
e nei segni e nei falsi miracoli." San Tommaso dice che, proprio
come Cristo operò miracoli a conferma della sua dottrina, così
anche l'uomo iniquo opererà falsi miracoli a conferma dei suoi
errori; e proprio come il vero Cristo compì miracoli tramite la
potenza di Dio, l'autore di ogni verità, così, anche il suo
avversario la opererà, come noi abbiamo suindicato tramite il potere
di satana, il padre della frode e delle bugie.
Così
l'uomo iniquo non farà veri miracoli, come Gesù Cristo, ma ne farà
di falsi e di illusori. Tutte le sue meravigliose opere saranno in
realtà mere illusioni e opere di fantasia; così che, come Sant’
Atanasio dice, quando sembrerà risuscitare un uomo morto, o l'uomo
che fa risorgere non era realmente morto, o altrimenti se sarà
morto, non sarà stato realmente riportato in vita.
Infine,
lo stesso santo continua, le opere compiute dall'anticristo che
sembreranno trascendere le leggi della natura, non sembreranno
miracoli nel vero senso della parola, ma effetti e fenomeni
nell'ordine fisico, compiuti attraverso l'intermediazione di certi
segreti, e di cause naturali nascoste. Per meglio sedurre gli uomini,
l'anticristo permetterà la lascività e la licenziosità della
carne, e stimolerà i piaceri più intossicanti, totus erit in
libidinibus et concupiscentiis fernarum - "lui seguirà le
passioni e le voglie delle donne."
Quinto,
la persecuzione sotto l'anticristo sarà la più sanguinosa e la più
barbara di tutte quelle che la cristianità ha mai subito. Gesù
Cristo ce lo assicura quando dice: "poiché quei giorni saranno
pieni di angoscia più che ogni altro giorno dall'inizio del mondo
fino ad ora o in tutte le età a venire." Questo può essere
presupposto se ci riferiamo a due cause. La prima è il vasto potere
e gli incredibili strumenti di forza e distruzione che l'anticristo
avrà a sua disposizione e, con questo, il male e la furia degli
uomini nominati per eseguire i suoi comandi. La seconda sarà la
terrificante malvagità del diavolo perché in quei giorni, dice San
Giovanni, Dio gli permetterà di lasciare l'orgogliosa prigione dov'è
incatenato e gli darà il permesso completo di sedurre e soddisfare
il suo odio della razza umana. Da ciò segue, dice San Cirillo, che
ci sarà una moltitudine di martiri più gloriosi e ammirevoli di
quelli che combattevano con i leoni negli anfiteatri di Roma e di
Gaul. Questi hanno dovuto combattere contro gli agenti del diavolo,
ma i confessori degli ultimi tempi dovranno combattere contro colui
che è assassino sin dall'inizio. Per tormentarli, il vecchio nemico
praticherà mostruose torture con perfezionamenti mai uditi, che non
hanno paralleli nei secoli passati, che la mente umana non sarebbe
mai riuscita ad inventare da sola. Infine - l'ultima caratteristica
della persecuzione sotto l'anticristo - sarà così violenta che
riuscirà a far apostatare quasi la totalità dei cristiani. "E
gli fu permesso di fare guerra ai santi e di vincere." "Quando
guardai, quel corno fece guerra contro i santi e fu vittorioso..."
San Paolo ci informa che Cristo non ritornerà fino a che non sia
giunta la grande apostasia. Interpretando queste parole
dell'apostolo, Sant’ Agostino ci dice che se, in ogni età, noi
abbiamo visto fedeli rinunciare a Cristo per colpa dei capricci degli
eretici e la paura dei persecutori e dei tiranni, ciò nonostante la
defezione che avrà luogo sotto l'anticristo è chiamata l'apostasia,
propriamente parlando, perché, in numero ed in estensione,
quest'apostasia supererà tutto ciò che si è visto in tempi
precedenti. Comunque, non sarebbe corretto concludere da questa
testimonianza che non ci sarà nessuno degli eletti rimasto sulla
terra, e che il figlio di Dio fallirà nel mantenere la promessa
fatta alla sua chiesa, quando disse, propter electas, dies
breviabuntur (a causa degli eletti quei giorni saranno abbreviati).
Inoltre San Giovanni nell'Apocalisse aggiunge: "e la bestia sarà
adorata da coloro che abitano sulla terra i cui nomi non sono scritti
nel libro della vita."
Sant’Agostino
ci dice che nel regno dell'anticristo ci sarà una moltitudine di
martiri che mostreranno una costanza eroica, e anche un numero più o
meno grande di confessori che riusciranno a scappare nelle grotte e
sulle montagne e Dio farà sì che questi santuari eludano la
vigilanza e le ricerche dei persecutori, e non permetteranno al
diavolo di individuarli. Daniele ci dice che quando questa terribile
persecuzione scoppierà, l'abominio della desolazione siederà
palesemente nel luogo santo. "Il re farà come gli piace"
dice Daniele. "Esalterà sé stesso e si farà più grande di
ogni Dio; pronuncerà terribili blasfemie contro il Dio degli dèi...
non avrà riguardo per gli dèi degli avi... non avrà riguardo per
nessun Dio.” In altre parole, una volta che l'uomo iniquo ha
intimorito la razza umana mediante le sue minacce e avviluppata nelle
trappole delle sue bugie e dei suoi stratagemmi, lui non avrà più
nessuna remora, mostrerà il suo volto e agirà apertamente. Non
permetterà ad alcuno di adorare e di invocare qualsiasi altro Dio
all'infuori di sé stesso e si proclamerà unico signore del cielo e
della terra. Dovunque non sarà presente di persona, obbligherà gli
uomini a rendere omaggio alla sua immagine o alla sua statua: et
elevabitur, magnificabitur adversus omnem Deum. Non tollererà né la
religione mosaica né la religione naturale stessa. Perseguiterà con
equanime durezza gli ebrei, gli scismatici, gli eretici, i deisti ed
ogni setta che riconosca l'esistenza di un essere supremo e
l'immortalità della vita futura. Tuttavia Dio, nella sua saggezza,
ricaverà il bene dal male. L'orribile tempesta che la Sua giustizia
ha permesso di essere rilasciata sulla terra, avrà come risultato la
sparizione delle false religioni. Assieme al giudaismo saranno
aboliti i resti dell'islamismo, le superstizione idolatre, ed ogni
religione ostile alla chiesa. Sarà il colpo finale alle sette
dell'oscurità. La massoneria, la carboneria, l'illuminismo e tutte
le società sovversive svaniranno nel vortice di malvagità che sarà
la loro opera, e che essi hanno preparato per secoli credendo che
sarebbe stato il loro supremo e definitivo trionfo. Essi hanno
assistito inconsciamente alla realizzazione del regno di unità
profetizzato da Nostro Signore: "ci sarà un solo gregge ed un
solo pastore."
Il
trionfo del malvagio sarà di breve durata, ma le consolazioni che
seguiranno saranno universali, abbondanti, proporzionate
all'estensione delle tribolazioni che la chiesa avrà subito.
Comunque, la consolazione finale non verrà ancora, come è scritto:
"e quindi il VII angelo suonò la sua tromba e forti voci in
cielo gridarono: le voci degli angeli e delle vergini con quelle dei
confessori e dei santi martiri saluteranno Cristo..." Ap. 11,
15-17
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