La Fine del Mondo Presente - Seconda Conferenza


LA FINE DEL MONDO PRESENTE e I MISTERI DELLA VITA FUTURA
Seconda conferenza



La persecuzione dell'anticristo e la conversione degli ebrei.
Et tunc revelabitur illi iniquus, quem Dominus Jesus interficiet spiritu oris sui, et destruet illustratione adventus sui.
E allora sarà rivelato l'uomo iniquo, che il Signore Gesù ucciderà con lo spirito della sua bocca e distruggerà con la potenza della sua venuta. (2 Tess. 2,8)
Il mondo avrà una fine. Questa è una verità stabilita e che la stessa fede e la stessa ragione dimostrano. La fine del mondo, e la successiva ultima venuta del figlio di Dio, accadranno improvvisamente, con la rapidità del fulmine, lacerando le nuvole, come folgore da est a ovest.
Comunque la data precisa di quel giorno è un segreto nascosto nelle profondità dell'intelligenza divina. Noi non conosciamo né il giorno né l'ora e Gesù Cristo, l'ambasciatore della divinità sulla terra, ci rivela che gli è stato esplicitamente ordinato di non rivelarcelo.
Di conseguenza tutte le opinioni che persone sagge e pie in differenti periodi hanno espresso su questo argomento, non sono altro che sentimenti privati e personali, affermazioni che poggiano su mere congetture, l'errore e la futilità delle quali sono state dimostrate più di una volta dagli eventi stessi. San Cipriano e Tertulliano, considerando la furia dei persecutori e la violenza della guerra di sterminio ingaggiata contro i cristiani, definirono queste calamità e tutti questi orrori come segni della prossimità del giudizio ultimo.
"La fine del mondo non è lontana." Disse San Giovanni Crisostomo. "I terremoti e l'affievolirsi della carità sono i precursori e i segni rivelatori di quell'evento terribile."
Tutti noi sappiamo che al tempo della caduta dell'impero romano e della dissoluzione sociale che accompagnò quel grande cataclisma e, successivamente, all'inizio dell'anno mille dell'era cristiana, la gente credeva di essere vicina al periodo predetto e, pensava di essere testimone del preludio della distruzione finale nei disastri sociali e nel collasso delle istituzioni. Precedentemente, al tempo di San Paolo, lo stesso terrore si era impadronito della mente delle persone. I veggenti e i capi delle fazioni hanno dato un senso vagamente letterale alle parole del Vangelo di San Matteo. Convinti che la distruzione del mondo avrebbe seguito da vicino la distruzione di Gerusalemme, essi si abbandonarono ad una serie di predizioni stravaganti riempiendo l'immaginazione della gente di orrori. Essi, allontanando gli uomini dalla realizzazione dei loro doveri civili e religiosi, li invitarono a non sposarsi, a non lavorare, ad abbandonarsi all'inerzia che titilla la mente, mentre aspettavano la catastrofe che stava per colpirli.
San Paolo si sentì obbligato a correggere queste anime sviate e in errore e disse loro: "Vi imploriamo, fratelli, di non essere così facilmente agitati o terrorizzati nel credere che il giorno del Signore sia vicino... dato che la grande apostasia non è ancora venuta nè l'uomo iniquo è stato rivelato - quel figlio della perdizione e avversario che si esalta su tutto ciò che noi chiamiamo Dio, proposto per l'adorazione, colui che si siede nel tempio di Dio e dichiara perfino di essere Dio.”
Qui, quindi, c'è un fatto preciso fornito dallo Spirito Santo e chiaramente annunciato da San Paolo, per allontanare le paure alle quali alcuni si stavano abbandonando, e per aiutare i cristiani fedeli a proteggersi contro i falsi sistemi e le profezie azzardate e insicure.
Le origini dell’anticristo
Ciò che è chiaro e innegabile dal passaggio che abbiamo appena citato è che prima della fine del mondo apparirà sulla terra un uomo terribilmente malvagio, investito di un potere quasi sovrumano che, sfidando Cristo, dichiarerà una guerra empia e pazzesca contro di Lui. Tramite la paura che quest'uomo ispirerà e, soprattutto, per mano dei suoi stratagemmi e del suo genio selettivo, riuscirà a conquistare quasi l'intero universo; avrà altari eletti a sé stesso e obbligherà tutta la gente ad adorarlo.
Sarà questo strano uomo, unico nella sua malvagità, uno della nostra razza? La sua faccia avrà caratteristiche umane e nelle vene di questo agitatore dell'errore e della corruzione scorrerà il nostro stesso sangue? O, come alcuni hanno compreso, sarà l'incarnazione di satana, un demone scagliato dall'inferno con sembianze umane? O ancora, come altri dottori hanno dichiarato, questa creatura malvagia è soltanto un mito, un personaggio allegorico nel quale la Sacra Scrittura e i padri intendevano raffigurare, in una singola immagine, la totalità dei tiranni e dei persecutori - per mettere in evidenza l'immagine collettiva di tutti i malvagi e di tutti gli eretici che hanno combattuto Cristo e la Sua Chiesa fin dall'inizio dei tempi?
Queste varie interpretazioni non si possono conciliare con il testo preciso e definitivo dei libri sacri. Quasi tutti i dottori e padri, sant'Agostino, san Girolamo e san Tommaso affermano chiaramente che questo malfattore terrificante, questo mostro di empietà e depravazione sarà una persona umana. L'erudito Bellarmino dimostra che è impossibile dare qualsiasi altro significato alle parole di San Paolo e a quelle di Daniele 11,36-37. San Paolo definisce questo grande avversario con un nome, chiamandolo uomo: "l'uomo del peccato, il figlio della perdizione."
Daniele ci informa che l'anticristo attaccherà tutto ciò che è santo e meritevole di rispetto, esalterà sé stesso superbamente al di sopra di Dio l'Altissimo e non considererà per nulla il Dio dei suoi padri: "Is Deum patrum suorum non reputabit." L'apostolo Paolo aggiunge che Cristo lo ucciderà. Tutti questi vari aspetti e caratteristiche evidentemente non possono essere applicati a un essere ideale e astratto; possono adattarsi solo a un individuo di carne e sangue - un personaggio reale e definito.
I padri e i dottori tentavano di stabilire l'origine dell'anticristo e di scoprire da quali genitori e razza egli sarebbe venuto. Essi all'unanimità esprimono l'opinione che nascerà da genitori ebrei e alcuni dichiarano che sarà della tribù di Davide. Tale è l'interpretazione che essi danno del passaggio di Genesi "che Dan sia un serpente nel sentiero"; e di quest'altro passaggio di Geremia: "I suoi cavalli che sbuffano verranno uditi da Dan." Essi suppongono anche che San Giovanni nell'apocalisse non menzionò la tribù di Dan a causa dell'odio per l'anticristo. Ma tutte queste supposizioni non sono sicure. Ciò che sembra essere sicuro è che l'anticristo sarà di origine ebrea. San Ambrogio nei suoi commenti alla lettera ai Tessalonicesi dice che sarà circonciso. Sulpicio Severo nel libro II dei suoi dialoghi dice che obbligherà tutti i suoi seguaci a sottoporsi alla circoncisione.
Inoltre tutto concorre nel dire che all'inizio del suo regno egli riuscirà, per mezzo dei suoi inganni e della sua fama, a far credere agli ebrei che lui è il messia che hanno incessantemente atteso, ed essi, nella loro cecità, si affretteranno a riceverlo ed onorarlo come tale. Questo è il modo in cui Suarez e la maggior parte dei commentatori interpretano questa frase del nostro Signore Gesù Cristo in San Giovanni 5,43. "Io sono venuto nel nome di Mio Padre e non mi avete accolto, qualcuno verrà nel suo proprio nome e voi lo accoglierete."
Lo stesso significato deve essere dato a queste altre parole di San Paolo ai Tessalonicesi: "perché essi non hanno aperto i loro cuori alla verità per essere salvati. Perciò Dio manderà loro uno spirito perverso che li condurrà a dare credito alla menzogna." Ora, è probabile che gli ebrei possano acclamare come messia un uomo che non appartiene alla loro razza e che non sia stato circonciso? L'anticristo, quindi sarà un ebreo. Nascerà da un'unione illegittima? Il teologo Suarez ci dice che è in dubbio. Ciò nonostante si può presumere che un uomo così definitivamente malvagio, così opposto a Cristo nella sua vita e nella sua morale, avrà un'origine infame; e proprio come Gesù Cristo ebbe la Vergine Immacolata come madre, così noi possiamo concludere, per analogia e induzione, che il suo noto avversario nascerà da un'unione impura e sarà figlio di una donna incestuosa. "Sarà figlio della fornicazione" dice San Giovanni Damasceno, e "la sua nascita sarà satura del respiro dello spirito di satana."
Le azioni dell’anticristo
Ciò che può essere certamente detto di quest'uomo iniquo è che fin dai suoi più teneri anni sarà completamente posseduto dallo spirito e dal genio del diavolo. Il leone dell'abisso, che nelle ultime età dell'umanità Dio rilascerà nella sua inscrutabile giustizia per punire l'infedeltà degli uomini, si unirà con lui in un certo modo infondendogli la pienezza della sua malvagità. Senza dubbio egli non sarà privato dell'assistenza del suo angelo custode né dell'aiuto necessario di una grazia sufficiente, che Dio dona in questa vita a ciascun uomo; ma il suo odio verso Dio sarà così violento, la sua avversione per ogni opera buona così invincibile, e il suo legame e i suoi affari con lo spirito dell'oscurità così stretti e continui che dalla culla al suo ultimo respiro rimarrà immutabilmente ostile ad ogni invito divino e la grazia celeste non penetrerà mai il suo cuore.
San Tommaso ci dice che nella sua persona e nelle sue opere egli si rivelerà in antitesi al figlio di Dio e sarà la parodia dei suoi miracoli e delle sue opere. Sin dalla sua origine, lo spirito del male ha sempre perseguito una singola meta: usurpare il posto del Dio onnipotente, per formare un regno per sé stesso quaggiù, come compensazione per il regno dei cieli dal quale egli è stato escluso a causa della sua ribellione; e, dice Tertulliano, più sicuramente si avvicina a raggiungere questa meta, più diventerà la scimmia di Dio, contraffacendo tutte le sue opere.
L'avversario degli ultimi tempi, quindi, non si reputerà soltanto superiore, quale nemico dichiarato e personale di Gesù Cristo: tenterà apertamente di detronizzarlo, di sostituirlo negli omaggi e nella venerazione da parte degli uomini e di indirizzare verso di sè l'adorazione e la gloria che sono dovuti solo al Creatore. Dichiarerà, dice San Tommaso, che egli è l'essere eterno e supremo e, in virtù di questo, ordinerà che gli onori e un culto di adorazione debba essergli accordato. Così egli avrà sacerdoti, sacrifici offerti a lui e chiederà che il suo nome venga invocato nei giuramenti, e che gli uomini debbano usarlo per garantirsi la sicurezza dei trattati: ita ut ostendens se tanquam sit Deus.
Per fare in modo di aumentare la fiducia in questo credo, contrapporrà alla rivelazione divina, delle rivelazioni false; in contrapposizione alle cerimonie di adorazione divina, organizzerà i suoi propri empi riti; e contro la Chiesa eterna fondata da Cristo, costituirà una società abominevole della quale egli sarà leader e pontefice. San Tommaso aggiunge che, proprio come la pienezza della divinità risiede corporalmente nella Parola incarnata, così la pienezza di tutto il male risiederà in quest'uomo terribile, la cui missione e le cui opere saranno soltanto un'imitazione al contrario e un'esecrabile contraffazione delle missioni e delle opere del Cristo.
Per suo mezzo, satana metterà il sigillo sulla sua malvagità. Egli farà di questa figura vivente la quintessenza di tutti gli schemi sinistri che egli ha creato contro l'umanità e non smetterà di tenere vivo in lui il bruciante, implacabile odio di Dio che lo muove; e il Signore dei cieli, nei suoi disegni nascosti, permetterà a questo tizzone dell'inferno di prevalere per un certo tempo.
San Tommaso caratterizza questo delegato di satana chiamandolo "caput omnium malorum" il principe e l'istigatore di tutte le cupidigie della carne e di tutte le aberrazioni della mente - in maniera così profonda che i maestri delle menzogne e gli architetti del male che si sono succeduti nel corso dei tempi, sembreranno, paragonati a quest'uomo, pigmei accanto ad un gigante. Quindi lui ripeterà le infami opere di Nerone; sarà pieno dell'odio e della violenza di Diocleziano, possiederà l'astuzia e la duplicità di Giuliano l'apostata e ricorrerà all'intimidazione e piegherà la terra sotto il suo scettro come Maometto; sarà un uomo erudito, un filosofo, un abile oratore, eccellente nelle arti e nelle scienze produttive; ma sarà maestro nella derisione e nel ridicolo come Voltaire. Infine opererà miracoli e si eleverà in aria come Simone il mago.
Se chiedete il motivo per cui la divina provvidenza gli permetterà di esercitare tale potere e seduzione, San Paolo l'apostolo ce lo fornisce: "perché essi non hanno aperto i loro cuori alla verità per essere salvati. Come castigo, Dio manda loro uno spirito perverso che li porta a credere alle falsità, così che tutti coloro che non hanno creduto alla verità, ma si sono compiaciuti dell'iniquità, saranno condannati." Suarez dice che Dio permetterà la venuta dell'anticristo in special modo per punire l'incredulità degli ebrei. Costoro, non avendo desiderato di adorare il vero Messia, nè di essere convinti dalla sua dottrina e dai suoi miracoli, Dio permetterà, come loro castigo, di credere in un falso Messia, prestar fede alle sue azioni empie e alla sua dottrina, e seguirlo nella sua vita dissoluta.
In quel tempo, il pericolo per le anime sarà grande e lo scandalo del contagio universale. Ciononostante, per fare in modo che quelli che sono presi alla sprovvista, non possano attribuire la loro sfortuna a nessun altro che a sé stessi, lo Spirito Santo ha cercato di fornirci anticipatamente uno schema delle fasi principali di quella terribile e decisiva prova, l'apice di tutto quello che l'umanità deve superare.


Prima di tutto, per farci capire la violenza e la ferocia dell'uomo del peccato e l'abilità con la quale egli condurrà la guerra che ha intrapreso contro i santi, San Giovanni l'apostolo lo raffigura in apocalisse 13 come una bestia mostruosa con 10 teste o diademi sulle sue corna e scritto su ciascuno di questi diademi il nome di una blasfemia. Secondo gli interpreti queste 10 teste e 10 diademi significano 10 re che saranno suoi luogotenenti e agiranno come esecutori dei suoi inganni e della sua crudeltà.
Inoltre San Giovanni ci dice che lui sarà investito di potere assoluto e che la sua influenza si estenderà su tutte le tribù e su tutti i popoli, su uomini di ogni nazione e di ogni lingua. Riuscirà a sconfiggere i santi tramite una persecuzione portata al limite estremo e contemporaneamente permetterà ogni tipo di dissolutezza, e non ci sarà nessuna libertà eccetto per il male. Infine sarà maestro nelle scienze occulte e nell'arte della magia e attraverso l'azione dei demoni riuscirà a fare opere incredibili che uomini ingannati crederanno essere veri miracoli. Il primo di questi miracoli menzionato da San Giovanni sarà un'apparente resurrezione. In una delle guerre in cui l'anticristo apparirà come se fosse su un carro di luce e di fuoco, sarà mortalmente ferito alla testa. Per un istante rimarrà senza vita, sembrerà morto. Quindi, improvvisamente, risorgerà e la sua ferita guarirà istantaneamente. Nel vedere ciò gli uomini ingannati, i non credenti e i liberi pensatori di quel tempo, che come quelli dei nostri giorni, non possedendo la fede nel soprannaturale e nella verità rivelata, rifiuteranno i miracoli come condannati dalla scienza e dalla ragione - questi uomini rinforzeranno la fede in questo inganno. Essi esclameranno con entusiasmo e ammirazione, "chi è come la bestia? Chi sarà in grado di combattere e conquistare la bestia?" In secondo luogo l'uomo iniquo farà scendere fuoco dal cielo per creare l'illusione che lui è il padrone della natura, il governatore delle stagioni e che domina il cielo e le stelle.
In terzo luogo farà parlare una statua; i demoni useranno un albero o un pezzo di legno senza vita come strumento con l'aiuto del quale proclameranno le loro falsità e i loro oracoli menzogneri. Pezzi di mobilio si vedranno muovere e girare intorno, le montagne cambieranno la loro posizione in un istante e i demoni, trasformati in angeli di luce, appariranno nell'aria. Quindi, per un incomprensibile giudizio di Dio, il libero pensatore e i grandi scettici degli ultimi tempi prenderanno queste imposture e questi trucchi illusori seriamente. Ingannati dalla loro propria presunzione e credulità, sprofonderanno completamente nelle follie della negromanzia e della divinazione, vendicando così di fronte al mondo l'oracolo delle scritture sacre: lo spirito dice chiaramente che negli ultimi tempi alcuni si allontaneranno dalla fede e daranno ascolto a spiriti ingannatori e cose insegnate dai demoni.


Infine è scritto che l'orgoglio dell'uomo iniquo sarà infinito. Aprirà la bocca in blasfemia contro Dio per bestemmiare il Suo nome e il Suo tabernacolo e i santi del cielo. Daniele dice che egli penserà di poter abolire i costumi del tempo e la legge. Cioè egli sopprimerà i giorni di festa e l'osservanza della domenica, altererà l'ordine dei mesi e la lunghezza e la divisione delle settimane, e rimuoverà i nomi cristiani dal calendario, rimpiazzandoli con gli emblemi degli animali più infimi. In una parola, questa contraffazione del Cristo, sarà un ateo nel vero senso della parola. Farà sparire la Croce ed ogni simbolo religioso; come Daniele dichiara ancora, egli sostituirà il sacrificio cristiano in ogni chiesa con riti abominevoli. I pulpiti saranno muti; gli insegnamenti e le educazioni saranno laici, obbligatori e senza Dio. Gesù Cristo sarà bandito fin dalla culla, dagli altari nei quali gli sposi sono uniti, dal letto dei morenti. In tutta l'intera superficie della terra, l'adorazione di qualsiasi Dio che non sia questo cristo di satana, sarà bandita. Nei suoi impenetrabili progetti Dio permetterà che gli uomini attraversino questa prova terribile e suprema, per insegnare loro quant'è grande il potere del diavolo e quant'è immensa la loro debolezza; egli desidera annunciarla a noi, cosicché possiamo prepararci perfino ora per affrontarla, ricorrendo a lui attraverso la preghiera e rifornendoci con le armi spirituali della carità e della fede. In aggiunta l'anticristo è destinato a far risaltare nel loro splendore la fedeltà e la costanza di coloro i cui nomi sono scritti nel libro della vita, coloro che non riuscirà ad atterrire nonostante tutta la sua violenza e tutti i suoi inganni. D'altra parte è sicuro che la durata e la durezza di questa persecuzione farà sì che rimanga l'ultimo criterio per discernere gli eletti dai reprobi, dato che sarà anche la rovina di molti, la cui perseveranza verrà meno; quindi sarà un test "destinato alla caduta e all'ascesa di molti... così che i pensieri di molti cuori possano essere rivelati."
Molti si allontaneranno dalla fede
Le apostasie saranno numerose e il coraggio diventerà raro. E' scritto che le potenze del cielo saranno sconvolte, e le stelle del firmamento cadranno. In altre parole si vedranno i leader dei popoli inginocchiarsi dinanzi all'idolo regnante e, cosa ancora deprecabile, tra i propagatori della scienza, i luminari della teologia e le lingue dorate dell'eloquenza sacra, un gran numero abbandonerà la verità e si lascerà trasportare dalla corrente della depravazione.
Ancora San Giovanni parla di uno strano e misterioso carattere che tutti "piccoli e grandi, ricchi e poveri, schiavi e uomini liberi" saranno obbligati ad avere sulla mano destra o sulla fronte; questo marchio sarà un segno di apostasia, attestante che tutti coloro che lo portano per compiacere il padrone o per fuggire alla sua ira, hanno rinunciato al vero Cristo e si sono arruolati per sempre sotto lo stendardo del suo nemico. Coloro che portano questo marchio degradante, godranno i vantaggi della fortuna in abbondanza; avranno alti salari, uffici pubblici e una molteplicità di piaceri e di ogni desiderabile possesso; ma coloro che rifiuteranno di rivestirsi di questo abominevole sigillo, saranno dichiarati fuori legge. E' scritto che "nessun uomo potrà comprare o vendere qualcosa a meno che non sia stato marchiato con il nome della bestia o con il numero che si riferisce al suo nome."
Tutti coloro che non hanno questo marchio, non potranno prendere l'acqua dalle fontane pubbliche e, addirittura, non saranno degli di aprire i loro occhi alla luce del giorno e respirare l'aria pura del cielo. "Quei giorni saranno pieni di angoscia come mai c'è stata dall'inizio del mondo fino ad ora o in tutti i tempi che devono ancora venire. I giusti saranno disonorati o disprezzati; saranno chiamati stupidi o disturbatori della pace; saranno accusati di calpestare l'onore e il patriottismo, rifiutandosi di acclamare il più grande uomo che sia mai comparso nel mondo. L'incomparabile genio che ha innalzato la civilizzazione umana allo zenit della perfezione e del progresso.
Se i giusti non fossero sostenuti da un'assistenza speciale di Dio, non ci sarebbe una singola persona che potrebbe sopportare la violenza di questa tentazione: ita ut in errorem inducantur (si fieri potest) etiam electi."
Nei terribili giorni della grande rivoluzione francese, c'erano ancora alcuni rifugi, luoghi sicuri aperti ai carcerati e ai fuori legge. La campagna era sicura; c'erano foreste impenetrabili e sentieri nascosti e isolati. Comunque nel periodo che stiamo descrivendo, le scoperte scientifiche e umane avranno raggiunto il loro zenit. Ogni montagna sarà stata conquistata. Non ci sarà più nessuna roccia, nessuna grotta, isola o deserto dove la libertà potrà rifugiarsi. La casa stessa non sarà più sicura: poiché è detto che "il fratello accuserà il fratello e il padre accuserà il figlio.” Non è frequente nelle Sacre Scritture, quando esse ci rivelano il futuro, scendere in così precisi e minuti dettagli. I profeti ci parlano soltanto in maniera enigmatica e in forma abbreviata. In generale, essi si limitano a evidenziare le linee principale degli eventi futuri. Comunque, fino a quando analizziamo il combattimento finale contro i santi, gli apostoli ispirati hanno seguito la massima "mala proevisa minus feriunt" (il male previsto ferisce meno); e essi non hanno dimenticato nulla che possa rafforzare i giusti durante quei giorni di prova e di grande calamità. Così ci insegnano che in quel tempo l'oriente diventerà nuovamente il punto focale degli affari politici e umani, e che l'impostore, posseduto dalla passione cieca e maniacale di dissacrare i luoghi santi (quelli che sono stati scena delle fatiche e delle sofferenza dell'uomo Dio) stabilirà il suo regno a Gerusalemme. Per nostra consolazione essi ci dicono che Dio abbrevierà la durata del suo regno, limitandolo a 4due mesi o 3 anni e mezzo. Il numero fornito nella Sacra Scrittura probabilmente non esprime il periodo di tempo di cui l'uomo iniquo avrà bisogno per conquistare la terra e raggiungere lo zenit della sua onnipotenza. Non è ragionevole supporre che, anche con l'aiuto dei poteri sovrumani e satanici che avrà a disposizione, lui sarà in grado di diventare padrone della terra in un giorno solo. Dobbiamo supporre che otterrà la pienezza della sua sovranità solo gradualmente e avrà bisogno di un lungo periodo per soggiogare le nazioni e avviluppare l'intero mondo nella ragnatela buia dei suoi inganni e della sua seduzione. Tutto ciò che noi sappiamo da San Giovanni e da Daniele è che il suo dominio sugli uomini di ogni razza, tribù e lingua durerà "usque ad tempus, et tempora, et dimidium temporis" - cioè un anno, due anni e un mezzo anno. Daniele ci dice "dal tempo in cui il sacrificio perpetuo sarà eliminato e l'abominio della desolazione regnerà nel luogo santo, 1.due90 giorni saranno passati." Quindi ne segue che quando Cristo non sarà più presente sui nostri altari, offrendo sé stesso come vittima alla giustizia di Suo Padre per espiare i crimini degli uomini deve essere calcolato dal giorno in cui l'anticristo ha ottenuto il dominio universale: solo allora il sacrificio incruento dell'altare cesserà di essere celebrato; ma fino a quel giorno e durante il tempo in cui l'anticristo otterrà il suo potere, il sacrificio della Messa continuerà ad esistere.
San Giovanni indica il nome dell'anticristo; ma ritiene opportuno dircelo in forma di numeri. Noi sappiamo che in varie lingue i numeri possono essere tradotti in lettere dell'alfabeto e viceversa le lettere dell'alfabeto in numeri. Quindi San Giovanni ci dice che, in una lingua che non ci rende nota, il nome della bestia è espresso dal numero 666. I padri e i dottori hanno faticato per scoprire la chiave di questo numero misterioso e per stabilire il nome nascosto in esso, ma le loro ricerche non hanno portato a nulla. E' possibile immaginare un gran numero di nomi, le cui lettere, secondo il modo in cui sono messe insieme, esprimono il numero indicato da San Giovanni. Noi non possiamo andare oltre le considerazioni di Sant’Ireneo che ci assicura che lo Spirito Santo ha presentato il nome dell'anticristo nella forma di questo numero enigmatico perché voleva che il suo vero significato rimanesse sconosciuto fino alla realizzazione della Sua profezia, il giorno in cui sarà nell'interesse degli uomini che l'anticristo sia loro rivelato. Quindi dice San Giovanni "colui che comprende, calcoli il numero della bestia."
San Paolo ci dice che Dio è fedele perché lui ha fatto un patto con la tentazione e non permette che l'uomo sia messo alla prova oltre le sue colpe. Qui la tentazione supererà le normali condizioni e le leggi dell'umanità. Si accorda con la misericordia di Dio il fatto che il rimedio dovrebbe essere proporzionale alla gravità del male. Ora, i mezzi di soccorso profetizzati sono straordinari e sovrumani, i più alieni alle regole della storia e alle opere ordinarie della provvidenza, di tutte quelle che il cielo ha mandato all'uomo dall'incarnazione a questo momento.


I due testimoni
Proprio quando la tempesta sarà al suo culmine, quando la Chiesa sarà senza direzione, quando il sacrificio incruento sarà cessato ovunque e tutto sembrerà umanamente perduto, i due testimoni, ci dice San Giovanni, saranno visti sorgere.
Questi due testimoni saranno due uomini strani, appariranno improvvisamente nel mondo, senza che nessuno sia in grado di dire di che nascita o origine siano, né da che luogo o da che famiglia siano arrivati. Questo è come San Giovanni parla di loro nell'XI capitolo dell'Apocalisse: "Io manderò i Miei due testimoni a profetizzare per quei 260 giorni, vestiti di sacco. Questi sono i due alberi d'ulivo e le due lampade che stanno alla presenza del Signore. Nessuna lingua potrà esprimere la pura meraviglia che afferrerà l'umanità alla vista di questi due uomini, stranieri alle nostre passioni e affari, uno di loro avendo vissuto 6.000 anni e l'altro 30 secoli in qualche eterea regione o altro sotto i firmamenti e le sfere inaccessibili ai nostri sensi e alla nostra comprensione.
Tuttavia, nessuno di questi testimoni sarà estraneo alla famiglia umana. Uno di questi candelabri e alberi di olivo è Enoch, il bis, bis, bisnonno di Noè, l'antenato diretto dell'intera razza umana. L'altro è il profeta Elia, che, come ha detto il Salvatore, è destinato a restaurare tutte le cose. Lui verrà una seconda volta per fermare la marea del male, più potente e libero di quanto fu nei giorni di Ahab. Sarà anche l'ora della redenzione di Israele. Il grande profeta convincerà la discendenza di Abramo che il Messia è venuto, e rimuoverà il velo di ignoranza e di tenebra che ha coperto pesantemente i loro occhi per 19 secoli.
Che genere di aspetto e portamento avranno questi stranieri di altri tempi? Quale venerabile maestà risplenderà dalle loro persone? Quale linguaggio ispirato fluirà dalle loro labbra? La Sacra Scrittura non ce lo dice. Ci insegna che profetizzeranno per 1.260 giorni vestiti di sacco, i loro vestiti e il loro aspetto, segno della loro umiltà e del loro pentimento. Secondo Daniele la persecuzione sotto l'anticristo durerà 1.290 giorni; quindi la predicazione di Enoch ed Elia sarà 30 giorni più breve. Quindi ne consegue che essi appariranno quando la persecuzione sarà rilasciata con la massima violenza.
In che modo, nell'intervallo di tempo stabilito per la loro missione riusciranno a dare la loro testimonianza in tutti i luoghi abitati e raggiungere tutta la terra? Noi rispondiamo che non sarà necessario che loro visitino ogni città; sarà sufficiente per loro apparire nelle città principali e che la loro predicazione possa essere udita nelle capitali e nei centri principali in cui l'anticristo è stato presente ed ha esercitato il suo potentissimo fascino. Inoltre è improbabile che Enoch ed Elia siano costantemente insieme; è più probabile che essi predichino separatamente, fino a quando, per un ordine di Dio, o seguendo una ispirazione provvidenziale, essi improvvisamente si riuniscono per la suprema battaglia.
All'inizio, senza dubbio, gli uomini increduli si rifiuteranno di ammettere la loro identità. Essi cercheranno di catturarli e punirli come ingannatori e falsi veggenti, l'opinione pubblica li subisserà di attacchi satirici e derisioni, e gli organi di pubblicità persisteranno nell'ignorarli e fingeranno di non conoscerli. Il persecutore, schiumando dalla rabbia, cercherà di metterli a morte; ma finché la loro missione perdurerà, saranno protetti da una forza superiore. Ecco cosa dice San Giovanni: "e se qualcuno tenterà di far loro del male, il fuoco uscirà dalla bocca dei due testimoni per divorare i loro nemici. Chiunque tenterà di fare loro del male, sarà ucciso in questo modo. Questi testimoni hanno il potere di chiudere il cielo, cosicché non possa scendere la pioggia durante il tempo della loro missione. Essi hanno anche il potere di trasformare l'acqua in sangue e affliggere la terra a loro piacimento con ogni genere di piaga.”
Il Vangelo non è così specifico riguardo al risultato e all'efficienza della missione di questi due grandi testimoni. Ma è sicuro che riusciranno a rendere consapevoli un gran numero di quelli che sono stati ingannati, e portare indietro la maggior parte di coloro la cui paura e ambizione li ha allontanati dall'adorazione del vero Dio. In verità la loro predicazione dovrà avere un potere che nessun'altra parola dal tempo del Vangelo ha mai avuto, dato che vincerà l'ostinazione degli ebrei, che inchinandosi al lustro dei miracoli e all'evidenza dei fatti, ritorneranno sotto il bastone del Pastore dei pastori, per formare con i cristiani un solo gregge e un solo ovile. Comunque, Dio dona le sue grazie con giusta proporzione. La luce sarà stata donata, quando gli uomini avranno avuto il tempo necessario per distinguere la verità dall'errore, Dio, nella sua saggezza, sospenderà quindi i miracoli. Quello è il modo in cui la provvidenza invariabilmente agisce. Così successe con Sansone quando, una volta che i filistei erano stati umiliati e sconfitti, Dio tolse da lui il suo spirito e la meravigliosa forza con la quale Dio lo aveva rivestito. Il cielo procedette di nuovo nello stesso modo con Giovanna d'Arco: una volta che la sua missione era compiuta, quando lei aveva sconfitto gli inglesi e riportato la corona sulla testa di Carlo VII, il suo genio e il suo talento militare sembrarono impallidire; fu presa prigioniera e riportata alle normali circostanze della vita umana.
Così sarà anche nel caso di Enoch ed Elia. Inoltre il miracolo, se prolungato, avrebbe solo l'effetto di confermare nella loro ostinazione quegli uomini testardi che avranno rifiutato di ricevere le loro parole con orecchie e cuori docili. In breve, i due testimoni non sono morti, sebbene uno di loro abbia 6.000 anni e l'altro 3.000, ed è necessario che essi sigillino la loro testimonianza con il versamento del loro sangue e siano soggetti alla legge della natura umana alla quale Cristo stesso non desiderò essere risparmiato.


Ecco, allora, quello che succederà, dice San Giovanni nel capitolo che abbiamo già citato: "E quando essi avranno finito la loro testimonianza, la bestia che sale dall'abisso farà guerra contro di loro, li vincerà e li ucciderà. E i loro corpi giaceranno nelle strade della grande città che è chiamata spiritualmente Sodoma; dove anche il loro Signore è stato crocifisso. E gli uomini, le tribù e la gente vedrà i loro corpi per 3 giorni e mezzo e i loro corpi non soffriranno perché non saranno messi nei sepolcri. E coloro che abitano sulla terra se ne rallegreranno e ne gioiranno; e si scambieranno regali perché questi due profeti tormentavano coloro che abitavano sulla terra. E dopo 3 giorni e mezzo lo spirito di Dio entrerà in loro; ed essi risorgeranno; e una grande paura colpirà coloro che li vedranno... e a quell'ora ci sarà un grande terremoto e la decima parte della città cadrà. E periranno nel terremoto 7.000 persone; e il resto sarà colpito dalla paura e darà gloria a Dio dei cieli.
San Giovanni non dice quale sarà il destino dell'anticristo, ma San Paolo ci insegna che "il Signore Gesù lo distruggerà con il respiro della sua bocca e lo annichilerà manifestando la Sua sola presenza."
Alcuni hanno concluso da questo passaggio che Cristo deve venire in persona per colpire il suo grande avversario, e che questo sarà il giorno in cui Egli apparirà nella Sua gloria e maestà. Questa interpretazione è sbagliata. San Tommaso e San Giovanni Crisostomo spiegano le parole quem Dominus Jesus destruet illustratione adventus suis (che il Signore Gesù distruggerà con la luce della Sua venuta) nel senso che Cristo colpirà l'anticristo con una luce che sarà presagio e segno della Sua seconda venuta. San Paolo non dice per nulla che Cristo lo ucciderà con le sue proprie mani, ma con il Suo respiro, spiritu oris sui (con lo spirito della sua bocca), cioè, come spiega San Tommaso, tramite la virtù della Sua forza, come esito di un suo comando; se, come alcuni credono eseguendolo con l'aiuto di San Michele Arcangelo o tramite qualche altro agente visibile e invisibile, spirituale o inanimato. Ciò che è certo è che satana verrà respinto nell'oscurità dell'abisso, il regno dell'uomo iniquo sarà completamente distrutto, e il suo potere, che aspirava a raggiungere i cieli, svanirà come una nube di fumo.
Dopo la sconfitta dell'anticristo
La risurrezione dei corpi ed il giudizio finale seguiranno immediatamente quel grande evento? La Sacra Scrittura è silente su questo punto e la Chiesa non ha desiderato definire nulla. Tra gli interpreti della Sacra Scrittura, alcuni lo affermano ed altri lo negano. Suarez esprime il punto di vista che dopo la morte dell'anticristo, il mondo non sussisterà più di 45 giorni. Egli basa la sua opinione sulla profezia di Daniele, che, dopo aver annunciato che la persecuzione dell'uomo iniquo durerà 1.290 giorni, e aggiunge queste parole: "beato colui che avrà speranza e resisterà fino a 1.335 giorni."
Questa opinione, comunque, non sembra essere la più sicura. Il più autorevole punto di vista, e quello che sembra più in armonia con la Sacra Scrittura, è che dopo la caduta dell'anticristo, entrerà ancora una volta un periodo di prosperità e di trionfo. Infatti non sembra San Paolo, l'apostolo ispirato - di tutti i figli di Israele quello che vide più chiaramente nel futuro il destino del suo popolo - sostenere esplicitamente questa dottrina? Non afferma che quando - richiamando gli effetti della grazia e delle benedizioni ottenute dalla conversione degli ebrei, e secondo la profezia di Malachia, non saranno illuminati dalla predicazione di Enoch ed Elia - egli esclama, mosso da un trasporto santo: "se la caduta degli ebrei che ha prodotto la conversione dei gentili, è stata la forza della chiesa e la ricchezza del mondo, quanto di più la loro risurrezione arricchirà il mondo; e se la loro perdita è diventata la salvezza degli uomini, che cosa sarà allora il loro ritorno se non una resurrezione del mondo dalla morte alla vita?" Queste parole sono formali, e sembrano non lasciare spazio ai dubbi. Sono in armonia con quelle di San Giovanni: "Quindi vidi quelli che hanno vinto la bestia e la sua immagine e anche il numero che rappresentava il suo nome... essi cantavano la canzone di Mosè, il servo di Dio, e la canzone dell'agnello."
In altre parole i cristiani e il resto degli ebrei avranno un solo spirito e una sola fede e useranno le stesse preghiere e le stesse benedizioni al figlio di Dio ed insieme proclameranno la sua gloria dicendo: "potenti e meravigliose sono le tue opere Signore Dio l'Onnipotente! Giuste e vere sono le tue vie, o re delle nazioni!"
E' realmente credibile che il giorno in cui tutte le persone saranno unite in quest'armonia così a lungo agognata, sarà il giorno in cui i cieli passeranno con grande violenza - che il periodo in cui la chiesa militante entrerà nella sua pienezza coinciderà con quello della catastrofe finale? Permetterà Cristo alla Chiesa di rinascere in tutta la sua gloria e in tutto lo splendore della sua bellezza soltanto per prosciugare subito dopo le fonti della sua giovinezza e la sua inesauribile fecondità?
Comunque, se può essere garantito che dopo l'anticristo la fine del mondo non verrà ancora per alcuni secoli, lo stesso non può essere detto della suprema crisi che condurrà alla grande umiltà; poiché, se noi studiamo per un momento i segni del tempo presente, i sintomi minacciosi della nostra situazione politica e le rivoluzioni, così come il progresso della civiltà e il continuo progredire del male, in relazione al progresso della civiltà e alle scoperte del mondo materiale, noi non possiamo fare a meno di prevedere l'approssimarsi della venuta dell'uomo iniquo e dei giorni di desolazione profetizzati da tutto ciò.




L'anticristo dominerà il mondo
La Sacra Scrittura ci fornisce 3 caratteristiche principali che segneranno il dominio dell'anticristo.
1 - Sarà imperatore e padrone assoluto dell'universo;
2 - avrà Gerusalemme come sua capitale;
3 - sarà sia intelligente che violento e la guerra che farà contro i santi sarà principalmente una guerra d'inganno e di seduzione.
1 - L'anticristo sarà signore del mondo. E' assolutamente chiaro che l'effetto di tutti gli eventi del tempo presente è preparare l'ambiente sociale nel quale il dominio dell'uomo iniquo sarà esercitato. D'altra parte, la ferrovia ha ridotto le barriere e trionfato sulle distanze. Il telegrafo permette ad un governatore oppressivo di trasmettere i suoi ordini da un punto all'altro dell'universo con l'immediatezza del pensiero. Inoltre, genti di diverse razze si stanno mescolando: Russi e Americani, Giapponesi e Cinesi s'incontrano sulle stesse navi spalla a spalla e incrociano le vie l'uno dell'altro nelle nostre grandi città e nei centri commerciali in Europa, California e Africa equatoriale. Di già persone lontane stanno adottando le nostre invenzioni forgiando fucili e iniziando a costruire navi da guerra e arsenali. La Cina, quel vasto impero sovraffollato, dove ogni giorno i mari e i fiumi sono intasati da un vasto numero di esseri umani che il ricco e fertile suolo non può più nutrire a lungo - ha i suoi meccanici, i suoi ingeneri e sta imparando la nostra strategia e il progresso industriale. Ora, non avessero le nostre ultime guerre dimostrato che nei giorni odierni il risultato delle battaglie dipende soprattutto dal numero e che negli eserciti, come in politica, ciò che determina il successo e porta alla vittoria, è la brutale ed inesorabile legge della preponderanza numerica?
Così l'ora non è così lontana quando questi milioni che popolano l'oriente e il settentrione dell'Asia avranno a loro disposizione più soldati, più munizioni e più leader militari che tutti gli altri popoli; e il giorno può essere profetizzato quando, essendo divenuti pienamente coscienti del loro numero e della loro forza, si getteranno in innumerevoli orde sulla nostra Europa indebolita e dimenticati da Dio. Sarà l'invasione più terribile di quella dei vandali e degli unni. Le provincie saranno saccheggiate, i diritti violati e le piccole nazioni distrutte e abbattute come polvere. Quindi, un gran numero di tutti gli abitanti della terra sarà controllato, sotto lo scettro di un singolo leader, che sarà o l'anticristo o uno dei suoi immediati predecessori. Quel giorno vedrà la morte della libertà umana.


L'unità di tutte le genti sarà ricostruita, per l'ultima volta, sulle rovine di tutte le soppresse nazionalità. L'impero del male sarà realizzato. La provvidenza divina flagellerà il mondo, sottomettendolo anima e corpo ad un unico padrone... che sarà mosso unicamente dall'odio per gli uomini e dal disprezzo di Dio. Di conseguenza, qualsiasi osservatore attento degli eventi attuali non può esimersi dalla convinzione che tutto è stato fatto per giungere ad un ambiente sociale dove l'uomo iniquo, combinando nella sua persona tutta la depravazione e ogni falsa dottrina del suo tempo, sarà generato spontaneamente e senza sforzo, come il verme parassita che si nutre naturalmente di carne ed organi incancreniti. Tuttavia, la cosa apparentemente incomprensibile che a prima vista nessun segno sembra presagire, è che la sede del suo impero sarà Gerusalemme.
Bene, è facile capire che, se la civiltà ateistica e materialistica, la cui imminente venuta, i liberi pensatori e la stampa religiosa, hanno sempre predetto mai albeggiasse sul mondo, il suo centro d'azione e la sede del suo potere pubblico sarà Gerusalemme.
Infatti, quando la fede cristiana sarà finalmente scomparsa nel cuore degli uomini - quando il piacere e il benessere saranno diventati gli dei del giorno - l'attività umana, allora, avrà una singola meta: il potere dello stato; un unico sprone e stimolo: l'opinione pubblica; un'unica ispirazione e un'unica forza trainante: e questo stimolo, e questo vigore, questa forza trainante, sarà l'oro. L'oro avrà la precedenza sulla religione e sulla moralità, diventando la base della politica e la chiave di volta di tutte le istituzioni. I pontefici e i re saranno i finanzieri; e la gente che possiederà più oro, saranno coloro che presto eserciteranno il più grande controllo su di noi.
Ora, dopo 50 secoli di esistenza, 19 di essi nella sfortuna, alcune persone si trovano ovunque, sparse in ogni angolo del globo, si incontreranno sulle spiagge più distanti, mescolandosi con l'intera famiglia umana, ancora tenaci, ancora alla ricerca del loro Messia, sognando la ricostruzione del loro tempio e, nonostante tutti i cambiamenti e le prove, irremovibili nella loro omogeneità e nella realizzazione della loro meta.
Deve essere detto, per far loro giustizia, che essi sono una razza attiva, lavoratori moderati e solerti. Se non parliamo di loro, lo facciamo in astratto e solamente dal punto di vista del loro destino e della loro provvidenziale e storica missione... questa gente dagli illustri avi che ha dato al mondo Cristo, gli apostoli e la Vergine Immacolata.
Noi, i cristiani e i figli di Israele, siamo più vicini di quanto pensiamo. Come ha detto un noto pensatore: il cristianesimo e il giudaismo hanno il suo apice; il giudaismo è il cristianesimo senza il suo apice. Ciò nonostante i fatti sono qui ed è impossibile per il filosofo cristiano ignorarli o nasconderli... Giudaismo è realmente una fede confessionale ed una dottrina che si appoggia su una nazionalità e una razza. Tutte le altre persone - francesi, italiani, tedeschi, spagnoli - se vivono per un certo periodo soggetti allo stesso governo e alla stessa forma di amministrazione, se essi sono governati dalle stesse leggi e dalle stesse istituzioni - non ci mettono molto a fondersi, unire i loro interessi, mischiare il loro sangue ed acquisire le stesse aspirazioni e lo spirito patriottico. L'ebreo non è in grado di integrarsi ed è messo fra le altre persone in posizione di vassallo, come un famoso scrittore ha detto; o piuttosto egli si considera un esiliato e un prigioniero tra le altre nazioni. Invece di una reale patria, lui ha soltanto una patria ideale: la Palestina. Gerusalemme è l'unica città permanente che lui desidera. Nei suoi discorsi e nei suoi scritti, in ogni pagina dei suoi giornali e riviste, lui manifesta la speranza che non ha mai cessato di rallegrarsi nella ricostruzione di un nuovo regno ebraico a Gerusalemme o nell'area circostante... Ora, se noi prendiamo Israele globalmente lasciando da parte gli uomini di quella nazione che sono caduti nel razionalismo e nell'incredulità, il nucleo della razza ebraica non ha cessato di nutrire le stesse illusioni che noi abbiamo appena evidenziato: tutt'ora, aspettando un Messia che essi continuano a vedere come un conquistatore potente che soggiogherà la terra. Non molto tempo fa, una dei più autorevoli esponenti del talmud osò dire: "un nuovo messianismo deve nascere; una Gerusalemme di un nuovo ordine, posizionata con rispetto tra l'est e l'ovest, deve rimpiazzare la duplice città dei Cesari e dei Papi.” Inoltre è un fatto stabilito che la maggior parte dei credenti ortodossi ha tenuto come slogan e motto il commento pronunciato una volta da un famoso rabbi: "Gerusalemme è ancora il centro delle nostre speranze e della nostra fede."
Ora, è improbabile che in condizioni sociali come le nostre, nelle quali i più terribili ed imprevedibili eventi si realizzano con la rapidità del lampo, ci sarà un uomo che si avvantaggerà del caos nel quale le nostre rivoluzioni ci avranno gettato, e avrà successo nell'ingannare le masse e nel guadagnare il controllo delle menti e dei cuori; quindi, impegnandosi a rigenerare l'umanità, invierà un grido di sfida al quale tutti i suoi correligiosi risponderanno, riuscendo, così, ad ottenere la conquista del potere universale, uno stupendo dominio sulle menti e sui corpi, un dominio accettato entusiasticamente dalla globalità delle persone sedotte ed ingannate.
Infine, possiamo noi non credere che questo uomo potente e malvagio, che imprigionerà il mondo nella morsa di un dispotismo indescrivibile e totale ed unificherà la razza umana tramite il soggiogamento delle coscienze e l'illuminazione degli spiriti, sarà il personaggio ritratto e predetto da San Giovanni come l'anticristo, e che sarà l'uomo che la divina provvidenza ha desiderato usare per disingannare Israele, che all'inizio lo acclamerà come suo messia e suo re?


La persecuzione sotto l'anticristo
Infine, quali saranno gli aspetti peculiari della persecuzione sotto l'anticristo? Le sue principiali caratteristiche che sono state descritte da Cornelius à Lapide e Suarez, in accordo con le scritture e i padri.
Per cominciare, ciò che è certo e dev'essere accettato con fede, è che di tutte le persecuzioni che la chiesa ha dovuto patire, quella dell'anticristo sarà la più terribile e la più violenta. Primo, perché questa persecuzione sarà generale e si estenderà su tutta la terra. E' scritto: "si diffonderanno nell'intero paese e circonderanno il campo dei santi e città amata."
Sant’Agostino, nel libro 20 della città di Dio, spiega questo testo di San Giovanni, affermando che tutti gli infedeli, gli eretici, i seguaci delle sette e gli uomini depravati sparsi sulla faccia della terra, si uniranno all'anticristo per fare guerra ai santi e perseguitare quelli che sono fedeli a Dio.
Secondo, questa persecuzione sarà la più violenta di tutte perché non sarà ispirata dalla superstizione o dal fanatismo, né da un cieco attaccamento all'adorazione di idoli come furono le persecuzioni scatenate dagli imperatori pagani. Il suo scopo non sarà quello di appagare l'orgoglio o soddisfare un desiderio sregolato di potere, come la persecuzione di Maometto, né sarà generata da voglie incontrollate della carne e da tentazioni di saccheggio, come quella alla quale principi tedeschi soggiogarono la chiesa sotto il protestantesimo e ai tempi di Lutero. Sarà una persecuzione ispirata unicamente dall'odio di Dio, nella quale Dio e il suo Cristo saranno direttamente sfidati, e il suo unico obiettivo sarà lo sterminio del regno divino, la completa annichilazione del cristianesimo e di tutte le religioni positive. Così, i Tiberio, i Nerone e i più terribili tiranni del paganesimo almeno riconobbero il timore e, come fosse un riflesso lontano della divinità negli idoli che tentavano di obbligare i cristiani ad adorare; ma, nei tempi di cui stiamo parlando, non sarà più permesso nemmeno di accordare un'adorazione modificata e corrotta ad alcuna divinità. Tutti gli uomini, senza eccezione, saranno forzati ad onorare e rendere un culto di adorazione a satana stesso, personificato nell'anticristo - cioè nel più malvagio e abominevole uomo che l'umanità abbia mai prodotto.
Terzo, questa persecuzione che caratterizzerà gli ultimi tempi, sarà perpetrata con un'irresistibile seduzione, "tanto da ingannare (se possibile) anche gli eletti." Cornelius à Lapide: "egli eccellerà in tutte le arti, in ogni sorta di inganno, e ogni pratica dei politici." All'inizio l'anticristo convincerà gli ebrei e il Messia. Per ingannarli più efficacemente si nasconderà dietro una maschera di moderazione e di ostentata santità. Quando San Paolo ci dice che sarà adorato nel tempio di Dio, sembra sottintendere che ricostruirà il tempio di Gerusalemme, completamente distrutto da Tito; di conseguenza prescriverà la circoncisione e per un certo tempo restaurerà i sacrifici di sangue e gli altri riti della religione giudaica.
Per quanto concerne quelli che sono contrari alla religione ebraica, egli li attirerà dapprima con la persuasione e l'eloquenza. Lui sarà dotato di artifizi e sarà istruito dal diavolo stesso di tutta la conoscenza utile per i fini ai quali lo spirito del male lo destinerà. Sant’ Anselmo ci dice che sarà conoscitore di tutte le scienze naturali e conoscerà i sacri testi a memoria. In secondo luogo, conquisterà gli uomini donando oro e ricchezze. Sarà la persona più ricca su tutta la terra. Satana consegnerà a lui tutti i tesori nascosti nelle profondità del mare e nelle nascoste profondità della terra.
Quarto, lui colmerà tutti gli uomini di ammirazione per il suo genio, e per incredibile rapidità del suo elevarsi alle altezze della fortuna e dell'onnipotenza. Dato che per gli ignoranti e per le moltitudini lui li affascinerà con meraviglia, cujus est adventus secundum operatione satanae, in omni virtute et prodigii vertatibus - "la cui venuta sarà in accordo alle opere di satana, in tutta la potenza e nei segni e nei falsi miracoli." San Tommaso dice che, proprio come Cristo operò miracoli a conferma della sua dottrina, così anche l'uomo iniquo opererà falsi miracoli a conferma dei suoi errori; e proprio come il vero Cristo compì miracoli tramite la potenza di Dio, l'autore di ogni verità, così, anche il suo avversario la opererà, come noi abbiamo suindicato tramite il potere di satana, il padre della frode e delle bugie.
Così l'uomo iniquo non farà veri miracoli, come Gesù Cristo, ma ne farà di falsi e di illusori. Tutte le sue meravigliose opere saranno in realtà mere illusioni e opere di fantasia; così che, come Sant’ Atanasio dice, quando sembrerà risuscitare un uomo morto, o l'uomo che fa risorgere non era realmente morto, o altrimenti se sarà morto, non sarà stato realmente riportato in vita.
Infine, lo stesso santo continua, le opere compiute dall'anticristo che sembreranno trascendere le leggi della natura, non sembreranno miracoli nel vero senso della parola, ma effetti e fenomeni nell'ordine fisico, compiuti attraverso l'intermediazione di certi segreti, e di cause naturali nascoste. Per meglio sedurre gli uomini, l'anticristo permetterà la lascività e la licenziosità della carne, e stimolerà i piaceri più intossicanti, totus erit in libidinibus et concupiscentiis fernarum - "lui seguirà le passioni e le voglie delle donne."
Quinto, la persecuzione sotto l'anticristo sarà la più sanguinosa e la più barbara di tutte quelle che la cristianità ha mai subito. Gesù Cristo ce lo assicura quando dice: "poiché quei giorni saranno pieni di angoscia più che ogni altro giorno dall'inizio del mondo fino ad ora o in tutte le età a venire." Questo può essere presupposto se ci riferiamo a due cause. La prima è il vasto potere e gli incredibili strumenti di forza e distruzione che l'anticristo avrà a sua disposizione e, con questo, il male e la furia degli uomini nominati per eseguire i suoi comandi. La seconda sarà la terrificante malvagità del diavolo perché in quei giorni, dice San Giovanni, Dio gli permetterà di lasciare l'orgogliosa prigione dov'è incatenato e gli darà il permesso completo di sedurre e soddisfare il suo odio della razza umana. Da ciò segue, dice San Cirillo, che ci sarà una moltitudine di martiri più gloriosi e ammirevoli di quelli che combattevano con i leoni negli anfiteatri di Roma e di Gaul. Questi hanno dovuto combattere contro gli agenti del diavolo, ma i confessori degli ultimi tempi dovranno combattere contro colui che è assassino sin dall'inizio. Per tormentarli, il vecchio nemico praticherà mostruose torture con perfezionamenti mai uditi, che non hanno paralleli nei secoli passati, che la mente umana non sarebbe mai riuscita ad inventare da sola. Infine - l'ultima caratteristica della persecuzione sotto l'anticristo - sarà così violenta che riuscirà a far apostatare quasi la totalità dei cristiani. "E gli fu permesso di fare guerra ai santi e di vincere." "Quando guardai, quel corno fece guerra contro i santi e fu vittorioso..." San Paolo ci informa che Cristo non ritornerà fino a che non sia giunta la grande apostasia. Interpretando queste parole dell'apostolo, Sant’ Agostino ci dice che se, in ogni età, noi abbiamo visto fedeli rinunciare a Cristo per colpa dei capricci degli eretici e la paura dei persecutori e dei tiranni, ciò nonostante la defezione che avrà luogo sotto l'anticristo è chiamata l'apostasia, propriamente parlando, perché, in numero ed in estensione, quest'apostasia supererà tutto ciò che si è visto in tempi precedenti. Comunque, non sarebbe corretto concludere da questa testimonianza che non ci sarà nessuno degli eletti rimasto sulla terra, e che il figlio di Dio fallirà nel mantenere la promessa fatta alla sua chiesa, quando disse, propter electas, dies breviabuntur (a causa degli eletti quei giorni saranno abbreviati). Inoltre San Giovanni nell'Apocalisse aggiunge: "e la bestia sarà adorata da coloro che abitano sulla terra i cui nomi non sono scritti nel libro della vita."
Sant’Agostino ci dice che nel regno dell'anticristo ci sarà una moltitudine di martiri che mostreranno una costanza eroica, e anche un numero più o meno grande di confessori che riusciranno a scappare nelle grotte e sulle montagne e Dio farà sì che questi santuari eludano la vigilanza e le ricerche dei persecutori, e non permetteranno al diavolo di individuarli. Daniele ci dice che quando questa terribile persecuzione scoppierà, l'abominio della desolazione siederà palesemente nel luogo santo. "Il re farà come gli piace" dice Daniele. "Esalterà sé stesso e si farà più grande di ogni Dio; pronuncerà terribili blasfemie contro il Dio degli dèi... non avrà riguardo per gli dèi degli avi... non avrà riguardo per nessun Dio.” In altre parole, una volta che l'uomo iniquo ha intimorito la razza umana mediante le sue minacce e avviluppata nelle trappole delle sue bugie e dei suoi stratagemmi, lui non avrà più nessuna remora, mostrerà il suo volto e agirà apertamente. Non permetterà ad alcuno di adorare e di invocare qualsiasi altro Dio all'infuori di sé stesso e si proclamerà unico signore del cielo e della terra. Dovunque non sarà presente di persona, obbligherà gli uomini a rendere omaggio alla sua immagine o alla sua statua: et elevabitur, magnificabitur adversus omnem Deum. Non tollererà né la religione mosaica né la religione naturale stessa. Perseguiterà con equanime durezza gli ebrei, gli scismatici, gli eretici, i deisti ed ogni setta che riconosca l'esistenza di un essere supremo e l'immortalità della vita futura. Tuttavia Dio, nella sua saggezza, ricaverà il bene dal male. L'orribile tempesta che la Sua giustizia ha permesso di essere rilasciata sulla terra, avrà come risultato la sparizione delle false religioni. Assieme al giudaismo saranno aboliti i resti dell'islamismo, le superstizione idolatre, ed ogni religione ostile alla chiesa. Sarà il colpo finale alle sette dell'oscurità. La massoneria, la carboneria, l'illuminismo e tutte le società sovversive svaniranno nel vortice di malvagità che sarà la loro opera, e che essi hanno preparato per secoli credendo che sarebbe stato il loro supremo e definitivo trionfo. Essi hanno assistito inconsciamente alla realizzazione del regno di unità profetizzato da Nostro Signore: "ci sarà un solo gregge ed un solo pastore."
Il trionfo del malvagio sarà di breve durata, ma le consolazioni che seguiranno saranno universali, abbondanti, proporzionate all'estensione delle tribolazioni che la chiesa avrà subito. Comunque, la consolazione finale non verrà ancora, come è scritto: "e quindi il VII angelo suonò la sua tromba e forti voci in cielo gridarono: le voci degli angeli e delle vergini con quelle dei confessori e dei santi martiri saluteranno Cristo..." Ap. 11, 15-17

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